rotate-mobile
Cronaca

Sparatoria in via Seneca, Piliego lascia l’ospedale e finisce in carcere

Indagini anche sulle frequentazioni femminili del ragazzo: la notte del 5 aprile rimase ferito alla gamba sinistra. E'accusato di detenzione di arma modificata: con la pistola giocattolo rispose al fuoco di un uomo che lo raggiunse sotto casa sua: “Aveva il passamontagna, non so chi sia”

BRINDISI – Sette giorni dopo essere rimasto ferito nella sparatoria sotto la sua abitazione, Davide Piliego, 24 anni, brindisino, ha lasciato l’ospedale Perrino, dove era piantonato nella stanza numero 100, per essere trasferito in carcere: è accusato di detenzione di arma giocattolo perché dopo essere stato ferito alla gamba sinistra da un colpo calibro 22 ha risposto al fuoco usando una pistola modificata.

Davide PiliegoChi sia stato a puntare l’arma contro di lui resta ancora un mistero sul quale sono al lavoro i carabinieri della compagnia di Brindisi, guidati dal capitano Luca Morrone, arrivati sul posto la notte del 5 aprile, quando qualcuno citofonò a casa della famiglia di Piliego e chiede del ragazzo, di Davide (nella foto).

Il giovane era ristretto ai domiciliari e aveva la possibilità di allontanarsi dalla sua abitazione due ore al mattino, stando al permesso che gli era stato riconosciuto dal giudice del Tribunale di sorveglianza.

Nell’appartamento in cui vive con i genitori,  poteva scontare la condanna per la rapina nella gioielleria di Nardò, Arte Orafa, avvenuta il 4 novembre 2011. Quel colpo avrebbe fruttato una fortuna, stando alle stime: almeno 200mila euro in gioielli, parte dei quali trovati dagli agenti della Mobile di Brindisi in un garage di Brindisi.

FOTO ARMA PILIEGO (2)-2Piliego scese le scale e arrivò giù. Ad attenderlo, stando alle sue dichiarazioni, avrebbe trovato un uomo con il passamontagna che avrebbe sparato subito ferendolo alla gamba sinistra. Fuoco al quale avrebbe risposto subito. Ma chi era quell’uomo che evidentemente conosceva Piliego per spingersi sino alla sua abitazione? E per quale motivo era armato? In altri termini, qual è il movente della sparatoria? Ancora: perché mai lo stesso Piliego si è presentato con una pistola giocattolo modificata per sparare? (La pistola di Piliego nella foto)

Piliego non ha fornito alcun elemento utile alle indagini nel corso dell’interrogatorio reso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, in sede di convalida dell’arresto, assistito all’avvocato Daniela d’Amuri. Si è limitato a dire di aver visto un uomo con il passamontagna e di non averlo riconosciuto. Impossibile pensare a uno scambio di persona.

FOTO ARMA PILIEGO (1)-3I carabinieri stanno scandagliando le frequentazioni del giovani per arrivare a dare un volto a quell’uomo nella convinzione che abbia avuto qualcosa da dire a Piliego. E che doveva trattarsi di qualcosa di grave. Cosa? Nessuna pista è esclusa, ma sembra che nelle ultime ore le indagini si stiano concentrando sul movente cosiddetto privato in relazione a possibili frequentazioni femminili.

In questa ottica, la sparatoria potrebbe aver avuto il valore di una punizione. Al momento resta la caccia all’uomo misterioso. Resta anche la denuncia per favoreggiamento a carico della mamma di Davide Piliego, per aver occultato la pistola usata dal figlio sul balcone, dove è stata trovata dai carabinieri ancora sporca di sangue.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sparatoria in via Seneca, Piliego lascia l’ospedale e finisce in carcere

BrindisiReport è in caricamento