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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Viale Commenda

Sparatoria in viale Commenda: il presunto responsabile incastrato dalle telecamere

I poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi hanno arrestato nella mattinata di oggi (20 ottobre) il presunto responsabile della sparatoria avvenuta lo scorso 25 luglio in viale Commenda. Si tratta del brindisino Christian Ferrari, 22 anni, già noto alle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti, fu lui a ferire al piede il brindisino Massimiliano Protopapa

BRINDISI – I poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi hanno arrestato nella mattinata di oggi (20 ottobre) il presunto responsabile della sparatoria avvenuta lo scorso 25 luglio in viale Commenda. Si tratta del brindisino Christian Ferrari, 22 anni, già noto alle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti, fu lui a ferire al piede il brindisino Massimiliano Protopapa, di 32 anni.

Come ipotizzato fin da subito, gli spari giunsero al culmine di una lite per futili motivi che coinvolse un gruppo di ragazzi all’esterno del bar “Red & White”. Ferrari è stato prelevato stamani dalla sua abitazione di via Raffaello, al rione Sant’Elia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Brindisi Paola Liaci, su richiesta del pm Milto De Nozza. Christian Ferrari all'interno del Red & White-2

Gli agenti della Mobile coordinati dal vicequestore Alberto Somma sono giunti sulle tracce di Ferrari grazie alla visione delle immagini delle telecamere di cui è dotato il bar e di altre telecamere presenti in zona. Uno degli occhi elettronici installati all’interno del locale ha ripreso Ferrari mentre pagava il conto alla cassa (foto a destra). Pochi minuti dopo è scoppiata la lite. Da quanto appurato dagli investigatori, sarebbero state questioni di carattere personale a contrapporre Protopapa a Ferrari.

Quest’ultimo poi avrebbe regolato la diatriba con una pistolettata all’indirizzo del piede di Protopapa. Tutto ciò è avvenuto in presenza di una decina di giovani, fra le ore 6 e le 6,30.

Ferrari arrivo al "Red & White" a bordo di uno scooter (forse modello T-Max) condotto da un amico (ancora da identificare). I poliziotti hanno appurato che si trovava sul sedile del passeggero, senza casco. Si tratta di un dettaglio importante, poiché a detta di alcuni testimoni il grilletto è stato azionato dal passeggero di uno scooter nero che non calzava il casco e indossava gli stessi vestiti che, come documentato dalle immagini, indossava Ferrari.

Protopapa fu accompagnato in ospedale da alcuni amici. La ferita, fortunatamente, era di lieve entità. Sul posto si recarono per primi i poliziotti della sezione volanti, seguiti dai colleghi della Mobile e dagli esperti della Scientifica.

Grazie alle immagini delle telecamere e a ulteriori accertamenti investigativi, le forze dell’ordine hanno gradualmente stretto il cerchio intorno a Ferrari. Stamani, nel corso di una perquisizione all’interno della sua abitazione, sono state sequestrate due pistole, perfettamente funzionanti, di calibri diversi, con relativo munizionamento, oltre a passamontagna e guanti in lattice e un borsello identico a quello indossato da Ferrari all'alba del 25 luglio. Su tutto il materiale verranno effettuati accertamenti scientifici. Innanzi tutto si procederà con dei test balistici finalizzati ad appurare se una delle due pistole sequestrate è la stessa della sparatoria.

Secondo gli investigatori non vi è nessun nesso fra il ferimento di Protopapa e la gambizzazione di cui a sua volta Ferrari è rimasto vittima la notte fra il 4 e il 5 ottobre in via Sant’Angelo. In quella circostanza, il 22enne fu centrato da una pallottola al polpaccio. Ma si tratterebbe di un episodio maturato in tutt’altro contesto rispetto ai fatti di viale Commenda. 

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