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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Spari a S.Angelo, ricercato il genero

BRINDISI – Genero contro suocero, per lavare nel sangue una bruttissima storia del passato, abusi contro colei che oggi è sua moglie da parte dello stesso genitore di lei. Sarebbe questa la spiegazione delle due misteriose pistolettate esplose ieri sera in via Girolamo Aleandro 1, al quartiere Sant’Angelo, all’indirizzo del 53enne Antonio Zullino, finite fortunatamente contro il balcone della vittima che si era affacciato per vedere chi fosse a chiedergli di scendere da casa, spacciandosi per la polizia.

BRINDISI – Genero contro suocero, per lavare nel sangue una bruttissima storia del passato, abusi contro colei che oggi è sua moglie da parte dello stesso genitore di lei. Sarebbe questa la spiegazione delle due misteriose pistolettate esplose ieri sera in via Girolamo Aleandro 1, al quartiere Sant’Angelo, all’indirizzo del 53enne Antonio Zullino, finite fortunatamente contro il balcone della vittima che si era affacciato per vedere chi fosse a chiedergli di scendere da casa, spacciandosi per la polizia.

Mancavano una ventina di minuti all’inizio della finalissima Spagna - Italia, quando l’aggressore, probabilmente con l’aiuto di un complice, sarebbe entrato in azione per portare a compimento una minaccia già avanzata qualche giorno prima, far “sparire” il suocero da Brindisi. “Devi andartene, non farti vedere più in questa città o ti uccido” avrebbe minacciato una ventina di giorni addietro, aggredendo l’uomo a colpi di casco nei pressi di una tabaccheria del quartiere Sant’Angelo.

In quell’occasione, Zullino dopo essersi fatto medicare e refertare in ospedale, sporse denuncia contro il genero Luca Ciampi, 31enne di Brindisi. Oggetto della questione erano gli abusi dell’uomo compiuti su sua figlia, poi diventata moglie dell’aggressore, avvenuti undici anni fa. L’uomo, all’epoca venne abbandonato dalla famiglia e finì in galera, saldando fino all’ultimo il suo debito con la giustizia.

Zullino è tornato in libertà da circa un anno fino a quando meno di un mese fa non è diventato bersaglio delle minacce del genero. Quest’ultimo, non pago del primo avvertimento avrebbe deciso di fare sul serio e, ieri sera, approfittando della relativa calma in strada in occasione della partitissima, sarebbe entrato in azione cercando di portare a termine il suo disegno.

Erano da poco passate le 20 quando qualcuno ha citofonato a casa di Zullino, spacciandosi per un poliziotto intimando all’uomo di scendere per firmare una notifica. Ma Zullino avrebbe riconosciuto la voce e intimorito avrebbe invitato lo pseudo poliziotto a farsi vedere, affacciandosi al balcone. E proprio mentre si accingeva a vedere chi fosse dalla finestra, i due spari con una pistola semiautomatica che per poco non hanno centrato il bersaglio. Poi la fuga dell’attentatore, probabilmente aiutato da un complice, a bordo di uno scooter di media cilindrata.

E l’immediata telefonata alla polizia, quella vera, da parte della vittima in stato di shock. Le indagini sono state avviate immediatamente da parte del personale della sezione volanti diretta dal vice questore aggiunto Alberto D’Alessandro, e della squadra mobile diretta dal vice questore primo dirigente Francesco Barnaba – per rintracciare l’aggressore. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Scientifica, che per i rilievi del caso, hanno dovuto chiedere aiuto ai vigili del fuoco, arrivatati con un’autoscala, visto che i proiettili erano finiti abbastanza in alto.

L’attentatore in casa non ha fatto rientro, rendendosi irreperibile. L’accusa che pende sul suo capo è quella di tentato omicidio.

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