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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza Sandro Botticelli

Spari in piazza: indagati forniscono la loro versione. Arresto convalidato

Convalidato l'arresto di Gianluca Tanzarella 41 anni e Francesco De Rinaldis 27 anni, finiti in manette nel pomeriggio di martedì 19 agosto dopo l'esplosione di un colpo di fucile all'indirizzo di un'abitazione sita in piazza Botticelli al quartiere Paradiso a Brindisi. Entrambi sono accusati di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina in concorso

BRINDISI – Convalidato l’arresto di Gianluca Tanzarella 41 anni e Francesco De Rinaldis 27 anni, finiti in manette nel pomeriggio di martedì 19 agosto dopo l’esplosione di un colpo di fucile all’indirizzo di un’abitazione sita in piazza Botticelli al quartiere Paradiso a Brindisi. Entrambi sono accusati di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina in concorso.

Nella mattinata di oggi (venerdì 21 agosto) si è svolto l’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Licci. L’autore materiale della sparatoria, da quanto è stato accertato dai carabinieri e dagli agenti della Squadra mobile, che in poche ore hanno risolto il caso, è Gianluca Tanzarella. Il movente risiederebbe in questioni famigliari tra lui e la famiglia a cui erano indirizzati colpi. Il 41enne avrebbe raggiunto piazza Botticelli a bordo di un’auto di colore bianco e dopo aver esploso un colpo di fucile (calibro 12 a canne mozze e con matricola abrasa) contro la finestra dei suoi rivali si è dileguato. È stato accertato sin da subito che si era nascosto a casa dell’amico Francesco De Rinaldis e che l’arma era di quest’ultimo.

Il 27enne, difeso dall’avvocato Luca Leoci, nella mattinata di oggi ha fornito la sua versione dei fatti ammettendo che il fucile era suo e che in mattinata lo aveva prestato all’amico e che nelle ore successive lo ha aiutato a nascondersi e insieme hanno sotterrato il fucile nel giardino di casa. Ha spiegato che però non era a conoscenza della sparatoria. Non sapeva a cosa doveva servire l’arma che gli era stata chiesta in prestito. I carabinieri e i poliziotti sarebbero riusciti a trovare il fucile grazie a una soffiata da parte di qualcuno che sapeva dove era stato nascosto. De Rinaldis resta ai domiciliari, il suo difensore, avvalendosi del fatto che non ha precedenti di natura penale, si rivolgerà al Tribunale del riesame per chiedere la revoca della misura cautelare. Tanzarella resta nella casa circondariale di via Appia.

Nella foto in basso l'avvocato Luca Leoci

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