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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sparò alla Iena: due condanne

BRINDISI – Ad aprile scorso, nel pieno dell’emergenza immigrazione che costrinse giocoforza all’allestimento della tendopoli di Manduria, quasi a mo’ di “tiro al piccione”, sparò – mentre il suo amico assisteva alla scena - contro quello che ritenevano uno dei tanti profughi tunisini che, fuggiti nelle campagne, “arrecavano disturbo alla sua abitazione con lanci di pietre ed insulti”. Ma “il piccione” altri non era che Giulio Golia, il celebre giornalista del programma le “Iene show” che, travestito da profugo, si era calato in uno della lunga serie dei suoi servizi impossibili che filmò tutto e denunciò con ampie e dettagliate prove il fatto ai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana.

BRINDISI – Ad aprile scorso, nel pieno dell’emergenza immigrazione che costrinse giocoforza all’allestimento della tendopoli di Manduria, quasi a mo’ di “tiro al piccione”, sparò – mentre il suo amico assisteva alla scena - contro quello che ritenevano uno dei tanti profughi tunisini che, fuggiti nelle campagne, “arrecavano disturbo alla sua abitazione con lanci di pietre ed insulti”. Ma “il piccione” altri non era che Giulio Golia, il celebre giornalista del programma le “Iene show” che, travestito da profugo, si era calato in uno della lunga serie dei suoi servizi impossibili che filmò tutto e denunciò con ampie e dettagliate prove il fatto ai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana.

A otto mesi di distanza da quegli spari nelle campagne, la giustizia presenta il conto con la  condanna  per i due attori della vicenda che portò il circondario della tendopoli agli onori della cronaca nazionale: 3 anni e 8 mesi per il 34enne Pietro Cozzetto (nato a Latiano ma residente a Francavilla); 2 anni e 8 mesi per Pietro Becher, 30anni (nato a Francavilla Fontana ma residente a Latiano).  Il primo, colui che materialmente avrebbe premuto il grilletto, dopo essere stato denunciato nell’immediatezza del fatto, un mese dopo – in seguito alle indagini condotte dai  militari del Norm guidati dal tenente Simone Clemente, insieme con i colleghi della stazione carabinieri di Oria – fu arrestato per detenzione e porto di arma illegale, nonché per esplosioni pericolose.

L'ordinanza, accolta dal gip Paola Liaci, scattò su richiesta del pm Raffaele Casto. Cozzetto, ritenuto era già gravato da precedenti penali per ricettazione. Nei guai finì anche il presunto complice Pietro Becher, 30anni, incensurato costretto all'obbligo di dimora proprio nel centro messapico per i reati di favoreggiamento personale e ricettazione in concorso. A otto mesi da quelle esplosioni che sarebbero rimaste sconosciute se non ci fosse stato “il piccione Golia” con le sue telecamere, o ci fosse sfortunatamente scappato il morto, i due rischiano di finire nuovamente al fresco per quella che s’è rivelata essere tutt’altro che una “goliardata”.

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