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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Spiaggia di settembre con ladro

BRINDISI – Un giorno al mare a settembre qualcuno se lo può ancora concedere. Soprattutto chi durante l’estate 2012 ha lavorato ed ora si gode qualche giorno di ferie. Ma sulla costa di Brindisi Nord, non ci si può permettere nemmeno qualche ora di sano relax. E’ quello che ci racconta Cristiana Zongoli, giovane archeologa brindisina e presidente della cooperativa Naukleros. Niente folla e musica assordante, mare pulito. E parabrezza dell’auto in frantumi. Questo il resoconto di una giornata sotto il sole di settembre.

BRINDISI Un giorno al mare a settembre qualcuno se lo può ancora concedere. Soprattutto chi durante l’estate 2012 ha lavorato ed ora si gode qualche giorno di ferie. Ma sulla costa di Brindisi Nord, non ci si può permettere nemmeno qualche ora di sano relax. E’ quello che ci racconta Cristiana Zongoli, giovane archeologa brindisina e presidente della cooperativa Naukleros. Niente folla e musica assordante, mare pulito. E parabrezza dell’auto in frantumi. Questo il resoconto di una giornata sotto il sole di settembre.

“Costa brindisina estate 2012: decido di sfruttare al massimo le ultime giornate di settembre – è ciò che scrive Cristiana Zongoli su facebook – e armata di asciugamani, stuoia, libri e focaccia, prendo una bella decisione, me ne vado sulla costa brindisina. Faccio un giro, la costa é bella ma disastrata, piena di lidi dove il parcheggio costa più dell’aeroporto di Bari, i bar poi, per la miseria che prezzi, e se ti affitti un ombrellone e una sdraio ti parte la paga della settimana, non ne parliamo delle cabine, ci vuole un mutuo. Va bene, spiaggia libera”.

Questo avveniva la settimana scorsa. Cristiana di buon mattino, prende ciò che le occorre per trascorrere qualche ora di relax al mare e si dirige verso Giancola, sulla costa Nord di Brindisi. Arrivata a destinazione si chiede: “Ma dove stanno i parcheggi? Incontro dei bagnanti – continua l’archeologa - mi dicono di mettere l’auto in alcuni punti precisi della strada altrimenti, anche se siamo a settembre, mi fanno la multa. La multa? Ma veramente se lascio l’auto sulla strada posso provocare un incidente. La multa semmai viene dopo.”

“Ma dove parcheggia la gente che non ha soldi da spendere per i lidi vip? Lungo il ciglio della strada, cercando di metterla quanto più possibile sullo sterrato. Noto uno spiazzo, sono nei pressi di Giancola, parcheggio qua, - si dice Cristiana - ci sono tante macchine vicino alla mia”.

“Mamma mia che bello, - continua l’archeologa brindisina nel suo racconto - spiagge di sabbia finissima, finalmente quasi del tutto prive dei dannatissimi e puzzolenti mozziconi di sigaretta (guardate che se li mettete sotto la sabbia mica spariscono!), acqua cristallina che ‘profuma di mare’. Silenzio ovunque, niente musica di discoteca rimbambisci cervelli alle 10 del mattino, niente urla, niente racchettoni e palline da tennis che sfrecciano a destra e sinistra. Insomma finalmente il mare come madre natura l’ha fatto. E in spiaggia c’è poca gente, ci diamo tutti il ‘buongiorno’ (ormai è diventato un optional): c’è chi legge, chi suona la chitarra, chi prende il sole, chi ha portato il proprio bimbo a giocare, insomma tutto tranquillo e silenzioso, tu, il tuo battito cardiaco e il suono delle onde del mare, i gabbiani, una favola!”

“Arrivano le 17 – continua Cristiana - decido di tornare a casa. Raccolgo tutte le mie cose, spazzatura compresa e mi dirigo alla macchina. La macchina????? Nooooooo, mi hanno sfasciato il vetro! Controllo, non manca niente in auto: come non manca niente?! – si dice stupita - Raccolgo i vetri e studio la dinamica dello sfasciamento”.

“Hanno usato qualcosa di pesante, come un crik, non ci sono sassi in auto, nè altre tracce intorno. Vado all’autolavaggio che mi costa 6 euro e 1 ora di lavoro per pulire tutto. Poi al montaggio vetro: 150 euro e una bella sorpresa! Mi dicono che questa estate hanno lavorato tantissimo perché lungo la costa brindisina è stata prassi lo sfasciamento dei vetri e la pulizia ai turisti: turisti che arrivavano con auto a noleggio e che al loro ritorno dal bagnetto trovavano l’auto con vetro rotto e pulizia interna di valigie.”

“Ma che scherziamo??? Ebbene no! Ahhh allora sai che ti dico, - conclude Cristiana Zongoli - che me ne ritorno sullo Ionio, dove un cappuccino costa quanto un bar di città, trovo spiagge libere e parcheggi gratuiti e non mi sfasciano l’auto, i lidi sono più umani e forse c’è meno omertà! Stammi bene costa brindisina!”. Questo è ciò che denuncia Cristiana Zongoli. E’ quello con cui un brindisino o un turista è condannato a fare i conti alla fine di una semplice giornata al mare.

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