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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali anche pericolosi: denuncia e sequestro

Visita dei forestali in un'azienda di macchine agricole. Nei guai il titolare

SAN DONACI - I carabinieri forestali della stazione di Brindisi, nell'ambito di un'attività pianificata di controllo da parte dell’ Arma dei carabinieri presso le aziende del territorio hanno riscontrato irregolarità all’interno di un’azienda di macchine agricole a San Donaci: nelle aree di lavorazione e stoccaggio giacevano rifiuti speciali di diverse tipologie, anche pericolosi, fra cui ferro, acciaio e metalli misti. Materiali assorbenti impregnati di vernici e altre sostanze pericolose, fusti in plastico con olio lubrificante esausto, 230 kg di cavi elettrici in rame, 6 bidoni in lamiera contenenti residui di vernici. Di tali materiali non era riportato niente sull’ apposito registro di carico e scarico dei rifiuti. Denuncia e sequestro. 

L'operazione è stata messa in atto attraverso il coinvolgimento di militari appartenenti alle varie specializzazioni (Territoriale, Tutela del Lavoro, Forestale). Verifiche su rispetto di diverse normative: quella per la prevenzione dal virus Sars CoV-2, la disciplina generale della sicurezza sui luoghi di lavoro e della regolarità di impiego, le norme ambientali soprattutto per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.

Nel caso in questione i carabinieri forestali hanno sottoposto a sequestro penale probatorio tutti i suddetti rifiuti, così come il registro di carico e scarico. Il titolare dell’ officina è stato denunciato per stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali anche pericolosi. 

Trattandosi di rifiuti in parte pericolosi, il trasgressore non potrà beneficiare del regime di favore introdotto dalla Legge n. 68 del 2015, bensì, in caso di condanna, sarà soggetto alla pena dell’ arresto da sei mesi a due anni e dell’ ammenda da 2.600 a 26.000 euro, oltre che al pagamento di una sanzione amministrativa da 2.600 a 15.000 euro per omessa compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti (art. 258, comma 1, del Testo Unico Ambientale), e naturalmente alla bonifica della zona di stoccaggio con smaltimento regolare dei materiali.

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