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Cronaca

Marciapiedi invasi dai rifiuti e cassonetti tracimanti: "Città invivibile"

Si moltiplicano le segnalazioni dei cittadini sullo stato di degrado in cui versa la città, dove i sacchetti di spazzatura si accumulano intorno ai cassonetti, ostruendo strade e marciapiedi

BRINDISI – Transitando nella tarda serata di ieri in via Grazia Deledda, al rione Paradiso, si poteva scorgere un cassonetto quasi sommerso da sacchetti colmi di rifiuti, che occupavano un marciapiede lungo un tratto di circa 10metri. Stamani, invece, in via Pisanelli, a ridosso dell’edificio che ospiterà (chissà quando) piazza Mercato, ci si poteva imbattere in un’altra suggestiva cartolina: un divano semi-rovesciato, accanto a due cassonetti (di cui uno spaccato) pieni zeppi di rifiuti, con scatole di cartone, anch’esse piene di sacchetti, che ostruivano il marciapiede  (foto a destra).  

Non c’è quartiere di Brindisi in cui non si registrino gravi disagi (segnalati dai cittadini alla redazione di BrindisiReport, attraverso il servizio Rifiuti in via Pisanelli-2Whatsapp) legati alla raccolta dei rifiuti. Strade e marciapiedi sono in letteralmente invase dai sacchetti. Lo testimonia anche lo scatto inviato da una donna residente dal rione San Paolo (foto a sinistra), di fronte a uno scivolo per disabili reso inaccessibile dalla spazzatura depositata in strada, intorno a un contenitore giallo per la raccolta degli abiti usati e ad altri cassonetti a loro volta tracimanti.

RIfiuti al rione San Paolo-2“In questa zona – spiega la cittadina – c’è una schiera di villette senza neanche un bidone. Io sono ammalata e non posso aprire le finestre, perché il fetore dei rifiuti si somma ad un’aria tutt’altro che salubre, vista la vicinanza della zona industriale”.

A manifestare profonda insoddisfazione per le problematiche riguardanti il servizio di raccolta differenziata c’è anche una persona residente in via Pontinia, al rione Cappuccini, dove i sacchetti contenenti rifiuti di plastica stamani giacevano ancora sui marciapiedi (foto in basso), nonostante la raccolta, come da calendario, sarebbe dovuta avvenire ieri (17 novembre).

Ma di situazioni analoghe se ne registrano a decine andando in giro per la città, dal centro storico alle estreme propaggini delle periferie. I brindisini sono ormai stufi dover vivere una città sporca e maleodorante, nonostante paghino una delle tariffe Tari (tassa sui rifiuti) più alte d’Italia.  

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