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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Strage Morvillo, ricostruzione in aula

BRINDISI - Stamani, alla sesta udienza per la strage del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, sarà proiettata in aula la ricostruzione quadrimensionale dell'attentato, sulla base dei rilievi effettuati nei giorni successivi dal personale del laboratorio centrale di Polizia scientifica di Roma assieme ai colleghi di Brindisi e Bari. Ma non era questo l'unico punto di particolare interesse del dibattimento odierno. Era anche attesissima la deposizione della vittima di un precedente attentato, quello del 24 febbraio 2008 a Torre S.Susanna, Cosimo Parato.

BRINDISI - Stamani, alla sesta udienza per la strage del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, sarà proiettata in aula la ricostruzione quadrimensionale dell'attentato, sulla base dei rilievi effettuati nei giorni successivi dal personale del laboratorio centrale di Polizia scientifica di Roma assieme ai colleghi di Brindisi e Bari. Ma non era questo l'unico punto di particolare interesse del dibattimento odierno. Era anche attesissima la deposizione della vittima di un precedente attentato, quello del 24 febbraio 2008 a Torre S.Susanna, Cosimo Parato.

Ma Parato non sarà  in aula, ha fatto sapere il suo patrono di parte civile, Raffaele Missere, proprio a causa di contingente impedimento fisico dovuto alle patologie conseguenti all'attentato: Parato ebbe l'addome squarciato dallo scoppio di una pipe-bomb celata in una bicicletta che Vantaggiato, per sua stessa ammissione giorni dopo il fermo e l'arresto per la bomba alla Morvillo Falcone, aveva collocato nell'area di manovra del condominio dove viveva la vittima designata, comandandone l'esplosione a distanza come poi ha fatto alle 7,42 del 19 maggio 2012 davanti all'Istituto professionale per i servizi sociali brindisino.

Parato, non appena fu in grado di parlare, indicò subito ai carabinieri in Vantaggiato il probabile autore dell'attentato, ma anche i luoghi ove il commerciante di carburanti di Copertino maneggiava gli esplosivi, e chi poteva essere suo complice. I carabinieri di Torre S.Susanna inoltrarono le relazioni su tali notizie, ma le indagini pare non le abbiano mai prese in considerazione sino al punto da effettuare perquisizioni e controlli su Vantaggiato e sui complici indicati da Cosimo Parato.

Vantaggiato ha sempre giustificato l'attentato alla Morvillo come frutto di una sua reazione al fatto che la giustizia brindisina non aveva adeguatamente punito Parato, denunciato da lui e dalla moglie Giuseppina Marchello - e poi processato e condannato - per truffa ai suoi danni. A quelle dichiarazioni difensive, Parato ha reagito convocando la stampa e raccontando ciò che aveva già detto nel 2008 ai carabinieri, e spiegando che egli non aveva affatto truffato Vantaggiato non pagando ingenti forniture di gasolio e carburanti agricoli, ma che invece egli e Vantaggiato avevano piazzato presso vari acquirenti partite di gasolio in nero, lucrate sulle forniture pubbliche di cui Giovanni Vantaggiato era appaltatore. Il bomber aveva cercato più volte di liberarsi di lui dopo che la Finanza si era avvicinata alla verità alla fine del 2007. Poi c'era quasi riuscito con la bici-bomba.

Ma per questo racconto - ripetuto ai pm dell'attuale processo, in fase di indagini la scorsa estate - bisognerà aspettare una delle prossime udienze, se il teste e parte lesa Cosimo Parato riuscirà a parteciparvi.

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