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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Strage alla "Morvillo", ricominciato il processo di appello all'unico imputato

Giovanni Vantaggiato, l'autore dell'attentato del 19 maggio 2012 davanti all'Istituto professionale per i servizi sociali "Morvillo Falcone" di Brindisi, in cui perse la vita la studentessa 16enne Melissa Bassi e rimasero ustionate e ferite in maniera grave altre compagne di scuola della vittima, è stamani nell'aula bunker di Borgo S. Nicola a Lecce per la seconda udienza del processo di secondo grado

LECCE – Giovanni Vantaggiato, l’autore dell’attentato del 19 maggio 2012 davanti all’Istituto professionale per i servizi sociali “Morvillo Falcone” di Brindisi, in cui perse la vita la studentessa 16enne Melissa Bassi e rimasero ustionate e ferite in maniera grave altre compagne di scuola della vittima, è stamani nell’aula bunker di Borgo S. Nicola a Lecce per la seconda udienza del processo di secondo grado davanti alla Corte d’Assise di Appello . Vantaggiato, 70 anno, commerciante di carburanti agricoli di Copertino, reo confesso, è stato condannato dalla Corte d’Assise di Brindisi all’ergastolo con isolamento diurno di 18 mesi. Sono presenti all’udienza anche i genitori dei Melissa, Rita e Massimo Bassi.

Giovanni 'Vanni' VantaggiatoLa prima udienza del processo di appello era stata inizialmente fissata per il 17 marzo scorso, ma era slittata per l’astensione degli avvocati del Foro di Lecce. Presiede la Corte d’Assise di Appello Rodolfo Boselli, a latere Antonio Del Coco. Il difensore dello stragista di Copertino, Franco Orlando, ha chiesto nell’atto del ricorso in secondo grado sia l’esclusione dell’aggravante della finalità terroristica dell’attentato, sostenuta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce e riconosciuta nella sentenza di Brindisi, sia una nuova istruttoria dibattimentale solo per la parte che concerne le facoltà psichiche di Vantaggiato: la sua capacità di intendere e volere nelle fasi dell’attentato, e quella di stare a processo. L’imputato ha chiesto al suo avvocato di rinunciare all’astensione, affinchè il processo di appello possa svolgersi.

Antonio Maruccia

Ma le richieste della difesa, vanno tutto rigettate secondo il procuratore generale Antonio Maruccia, il quale ha preso la parola ritenendo infondate le esigenze di una perizia psichiatrica:  “E’ il fatto più grave della storia criminale salentina. La realizzazione è stata lucidamente pensata e realizzata, con un ordigno micidiale. E’ anche il fatto più grave per il numero delle persone colpite, per l’età e per la loro qualità, per l’intimidazione collettiva, per il terrore che quella vicenda ha creato nella popolazione di Brindisi, del Salento e dell’intera Italia”, ha detto il pg Maruccia ribadendo quindi la sussistenza dell’aggravante della finalità terroristica.

L’accusa ha tenuto a sottolineare anche che si tratta della prima volta che  è stata apportata la morte e la strage in luogo che è sacro per ogni comunità, nell’immaginario collettivo e di ognuno di noi, la scuola, lì dove accompagniamo i figli certi che saranno al riparo della malvagità degli uomini”. Maruccia ha descritto l’imputato come un uomo “privo di senso morale, un criminale cattivo che fa esplodere alle 7.45 tre bombole, riempite di esplosivo. Compie quell’atto per punire tutti”. Quindi, secondo il pg, “Vantaggiato ha punito tutti e ha offeso un Paese”.

Il difensore di Vantaggiato, avvocato Franco OrlandoC’è necessità di una giustizia sostanziale, in questa vicenda, ha detto l’accusa ricordando come Rita Bassi, la mamma di Melissa, ai margini della prima udienza di appello il 17 marzo scorso, avesse dichiarato: “Qui la perizia dovrebbero farla a noi”, descrivendo il terribile impatto sulla vita della famiglia Bassi della morte della figlia. Per il pg Antonio Maruccia, dunque, la richiesta della difesa alla Corte d’Assise di Appello è “inconsistente, al limite dell’ammissibilità per la sua genericità e per l’astrattezza del contenuto. La difesa di Vantaggiato vuole che proprio dall’estrema gravità del fatto si deduca la sua incapacità di intendere e volere”.  Nessuna malattia mentale affigge Giovanni Vantaggiato, ha sostenuto l’accusa. “Ciò che invece emerge dal processo è invece l’ira che ha portato l’imputato a compiere l’azione criminale. Le facoltà mentali di vantaggiato in quei frangenti non erano condizionate da alcuna alterazione psichica o malattia”.

Rita e Massimo BassiAnche per il legale di parte civile della famiglia Bassi la richiesta di perizia psichiatrica va respinta. L’avvocato Fernando Orsini ha preso la parola subito dopo il procuratore generale: “La madre di Melissa ha letto pagina per pagina tutte le motivazioni della sentenza di primo grado. Oggi ricorrono due anni da quando Vantaggiato iniziò a programmare la strage. Era un sabato, 14 giorni prima del 19 maggio. Il 5 maggio del 2012 Vantaggiato si recò a rubare il bidone a porto Cesareo (quello che poi fu usato per nascondere gli ordigni davanti al cancello della scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi, ndr). Vantaggiato ha pensato la strage per 14 giorni”. La premeditazione, dunque, esclude ogni forma di ipotizzabile vizio mentale secondo l’avvocato Orsini. “Vantaggiato voleva a tutti i costi fare quel che ha fatto”.

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