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Cronaca Fasano

Studenti feriti: fermato aggressore

MILANO - È stato individuato dalla polizia l'uomo che all'alba di domenica scorsa, dopo una lite per questioni di viabilità maturata in viale Renato Serra, a Milano, aveva picchiato selvaggiamente a colpi di cric i due studenti universitari di Fasano, Antonio Ammirabile e Francesco Patronelli, di 21 e 19 anni (l’uno residente a Milano l’altro a Catellanza, in provincia di Varese), rimasti gravemente feriti. L'uomo (G. G., 55 anni, di Cameri, in provincia di Novara), disoccupato, già noto alla polizia per resistenza e possesso di banconote false, è accusato di duplice tentato omicidio. Raggiunto nel tardo pomeriggio non ha opposto resistenza alla polizia che l'ha poi portato in questura.

MILANO - È stato individuato dalla polizia l'uomo che all'alba di domenica scorsa, dopo una lite per questioni di viabilità maturata in viale Renato Serra, a Milano, aveva picchiato selvaggiamente a colpi di cric i due studenti universitari di Fasano, Antonio Ammirabile e Francesco Patronelli, di 21 e 19 anni (l’uno residente a Milano l’altro a Catellanza, in provincia di Varese), rimasti gravemente feriti. L'uomo (G. G., 55 anni, di Cameri, in provincia di Novara), disoccupato, già noto alla polizia per resistenza e possesso di banconote false, è accusato di duplice tentato omicidio. Raggiunto nel tardo pomeriggio non ha opposto resistenza alla polizia che l'ha poi portato in questura.

I dettagli dell’operazione che ha consentito di rintracciare il presunto aggressore sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa, tenutasi questa sera presso gli uffici della Squadra Mobile di Milano.

L'uomo al momento risulta solo indagato e verrà molto probabilmente chiesto lo stato di fermo. Sull'auto su cui viaggiava, una “Hunday Atos” intestata alla convivente e ora sotto sequestro, gli investigatori hanno trovato alcune tracce ematiche. Non è stato ancora rinvenuto, invece, l'oggetto contundente con il quale avrebbe colpito i due giovani.

Il 55enne, che non ha rilasciato dichiarazioni spontanee, nelle prossime ore sarà sentito dal Pm Maria Vulpio alla quale gli inquirenti hanno evidenziato anche il pericolo di fuga. L’uomo, infatti, si è fatto rilasciare questa mattina una nuova carta di identità. Segni particolari? Senza baffi, al contrario di quanto descritto, invece, dalle vittime dopo l'aggressione.

La polizia è giunta sulle tracce del folle automobilista al culmine di un’intensa attività investigativa. Determinanti, ai fini delle indagini, le descrizioni fatte dalle vittime della pazzesca aggressione, le testimonianze raccolte e le immagini immortalate da alcuni impianti di videosorveglianza, anche lontane dal luogo del fattaccio. In particolare una telecamera in viale Certosa ha permesso di individuare il veicolo su cui l'uomo viaggiava. Uno dei due ragazzi aggrediti ha poi riconosciuto con certezza il 55enne attraverso le immagini, mentre l'altro l'ha riconosciuto “con un margine di probabilità”.

I fatti. Nel corso del sorpasso oggetto della lite, secondo la ricostruzione della squadra mobile, lo specchietto laterale dell’Alfa Romeo Mito dei due giovani avrebbe urtato quello della Hunday Atos.

Le due auto si sono quindi fermate ed è nata subito una discussione tra l’aggressore e Petronelli, colpito alla testa con un oggetto metallico (non è ancora chiaro se il cric o un altro tipo di arnese) che il cinquantacinquenne, poi datosi alla fuga, avrebbe recuperato nell’abitacolo dalla propria vettura. Ammirabile è quindi intervenuto in difesa dell’amico, ma è stato a sua volta ferito con lo stesso oggetto.

Le condizioni dei due ragazzi, intanto, restano stazionarie, ma i medici sono ottimisti.

A riportare la peggio è stato il 21enne. A seguito dei colpi brutali subiti, avrebbe riportato un’emorragia cerebrale, oltre a lesioni da difesa alle mani. Già operato ieri, il giovane è tuttora ricoverato al Policlinico, nel reparto di neurochirurgia. La prognosi resta riservata. Il 19enne, invece, è ricoverato presso l’ospedale San Carlo. I medici gli hanno riscontrato uno sfondamento alla base del cranio, lesioni alle mani e un braccio rotto. Il problema maggiore accusato da Petronelli sarebbe una lesione al tendine che ha comportato la ricostruzione del muscolo tendineo della mano sinistra. Intervento eseguito dall’equipe del primario di ortopedia del San Carlo, Rinaldo Giancola. Nel giro di una settimana il ragazzo potrebbe già essere dimesso.

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