Sulle questioni dei rapporti con Giurgola e Bis precisazioni dall'Authority
A proposito dei recenti vicende intercorse tra l'imprenditore Pasquale Giurgola, l'impresa Bis Srl e l'Autorità Portuale, riceviamo dal commissario straordinario della stessa authority capitano di vascello Mario Valente, e pubblichiamo, le sequenti notizie sui fatti riportati
BRINDISI - A proposito dei recenti vicende intercorse tra l'imprenditore Pasquale Giurgola, l'impresa Bis Srl e l'Autorità Portuale, riceviamo dal commissario straordinario della stessa authority capitano di vascello Mario Valente, e pubblichiamo, le sequenti notizie sui fatti riportati.
Egregio direttore, a seguito della pubblicazione dell’articolo di stampa on line intitolato “Ancora esclusioni al porto per Giurgola e l'azienda di cui oggi è solo socio” ed apparso in data 18 settembre 2015, credo sia opportuno fornire una più puntale e corrispondente rappresentazione delle vicende riportate nel testo di cui trattasi.
Quanto sopra, al fine di evitare che qualcuno dei suoi lettori possa essere indotto a ritenere che da parte dell’Autorità portuale di Brindisi vi possano essere atteggiamenti e/o comportamenti vessatori nei confronti della ditta Bis Srl, della quale è socio di maggioranza il signor Pasquale Giurgola che si rese protagonista nel febbraio 2015 di un gravissimo episodio di violenza nei confronti dei vertici di questo Ente.
Per quanto attiene il presunto divieto di ingresso in area portuale del signor Giurgola, si precisa che allo stesso non è stato impedito l’accesso in porto ma gli è stato revocato il permesso annuale di accesso al porto. Tale provvedimento è stato adottato a seguito di una regolare istruttoria che ha scontato l’espressione di parere degli organi di pubblica sicurezza che si sono espressi negativamente. Successivamente, al signor Giurgola non è mai stato impedito di accedere in ambito portuale seguendo le normali procedure previste per qualunque cittadino non in possesso di apposito permesso/badge.
Circa il segnalato mancato pagamento della fattura di 45.000 euro, una più puntuale notizia avrebbe dovuto contenere anche l’informazione che detta società risulta, all’attualità, debitrice verso l’Autorità portuale di somme relative all’attività di impresa portuale e che si sta procedendo alle relative compensazioni contabili.
Per quanto attiene l’esclusione della società dalla gara d’appalto per il servizio di manutenzione all’interno del porto, la predetta società è stata esclusa, come anche altre ditte partecipanti, in base a quanto previsto dall’art. 38 del decreto legislativo 163 del 2006, avverso il quale è prevista apposita tutela nelle opportune sedi giudiziarie. Nel salutarla cordialmente, con preghiera di pubblicazione, Le confermo la mia personale disponibilità e quella di tutto l’Ente nel fornirle il supporto necessario per una corretta informazione.