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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Sussidio baliatico negato: due ragazze madri si rivolgono a un avvocato

Hanno dovuto rivolgersi a un avvocato alcune ragazze madri di San Pietro Vernotico che da gennaio scorso non ricevono più il sussidio baliatico, il contributo economico, 150 euro mensili, erogato alla madre del minore non riconosciuto alla nascita dal padre, che hanno regolarmente ricevuto fino a dicembre del 2015

SAN PIETRO VERNOTICO – Hanno dovuto rivolgersi a un avvocato alcune ragazze madri di San Pietro Vernotico che da gennaio scorso non ricevono più il sussidio baliatico, il contributo economico, 150 euro mensili, erogato alla madre del minore non riconosciuto alla nascita dal padre, che hanno regolarmente ricevuto fino a dicembre del 2015. A nulla sono servite le proteste fatte davanti alla sede del Comune più gli incontri con l’assessore ai Servizi sociali e il sindaco. L’ultimo risale a giovedì 5 maggio scorso e si concluse con la promessa che il lunedì successivo le beneficiare avrebbero cominciato a vedere qualche soldo, preso direttamente dagli stipendi degli assessori.  

“Oggi stesso faremo una riunione per vedere di attingere dai nostri stipendi i soldi da destinare al sussidio baliatico. In più nei prossimi giorni verrà firmata la determina per liquidare i 13mila euro previsti in bilancio per i contributi ordinari. Farò il possibile per aiutarvi ma dovete sapere che noi non avremmo mai voluto farvi arrivare a questa situazione”, disse il sindaco Maurizio Renna il 5 maggio. C’erano problemi legati al bilancio.

Sono 18 le ragazze madri che hanno diritto a questo contributo, alcune di esse, mosse dalla totale disperazione, il lunedì successivo si sono recate al Comune per ricevere i soldi “promessi” ma ad oggi non hanno ancora visto un solo euro. Una situazione drammatica per chi faceva tesoro di quei 150 euro al mese, che ha portato alcune di esse a rivolgersi a un legale.

L’avvocato Paolo Tondi di Squinzano, oggi, venerdì 19 maggio, ha protocollato una lettera al Comune in cui chiede chiarimenti prima di dare corso “alle opportune iniziative di natura giudiziale per la tutela degli interessi e dei diritti delle assistite”.

A coloro che si sono recate negli uffici comunali preposti per avere risposte sull’assegno baliatico è stato risposto che la situazione si sarebbe sbloccata dopo il 24 maggio prossimo quando si svolgerà il consiglio comunale dove si affronterà anche questo tema. Ma le promesse erano altre e soprattutto si tratta di un contributo necessario che da gennaio 2016 non viene più erogato.

“Le mie assistite lamentano la mancata erogazione a loro favore del sussidio baliatico, seppure ad oggi numerose siano state le rassicurazioni in tal senso – scrive l’avvocato – mi hanno incaricato di verificare presso i vostri competenti uffici lo stato delle loro posizioni e di accertare quali siano gli elementi ostativi al mancato versamento delle somme alle stesse spettanti. Vi invito a volermi dare urgenti chiarimenti e spiegazioni riferite alla mancata erogazione del sussidio”. Secondo quanto si apprende anche un'altra beneficiaria si è rivolta a un avvovato ma in questo caso non sono ancora state avviate azioni legali. 

Si attendono ora ulteriori risposte ma soprattutto si spera che questo “calvario” per queste donne finisca nel più breve tempo possibile. È stato più volte spiegato, infatti, che si tratta di un contributo necessario per poter affrontare alcune spese che riguardano i figli. Tutte le ragazze madri beneficiare svolgono lavori saltuari, 150 euro in questi casi fanno la differenza. 

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