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Cronaca

Tangenti e assunzioni, l'ex sindaco Consales rischia il processo

Appalto servizio mensa, sarà davanti al gup giovedì 18 marzo. Avrebbe chiesto denaro e favori a due imprenditori baresi, che sono parte offesa

BRINDISI - La richiesta di 200mila euro e l'assunzione di quattro lavoratori presso una ditta: è stato chiesto il rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales. L'ex primo cittadino (difeso dall'avvocato Massimo Manfreda), secondo l'accusa rappresentata dal pm della Procura di Brindisi Giovanni Marino, avrebbe chiesto a due imprenditori baresi, Vito e Domenico Ladisa (difesi da Michele Laforgia) - titolari dell'omonima azienda di ristorazione - 200mila euro per aiutare una squadra di calcio e l'assunzione di quattro lavoratori. Consales è indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità insieme a un altro ex, l'allora dirigente del settore Pubblica istruzione del Comune di Brindisi Gaetano Padula, indagato anche per abuso d'ufficio e falso ideologico e materiale.

L'accusa ha ricostruito la vicenda in questi termini: il 16 marzo 2015 i due imprenditori sporgono una denuncia. Si parte da una gara per la ristorazione scolastica. Inizialmente se la aggiudica l'associazione temporanea di imprese La Cascina - Rr Puglia. A questa seconda subentra poi la Ladisa. La gara viene annullata dal Tar a favore di una ricorrente e viene impugnata davanti al Consiglio di Stato. Per gli inquirenti Consales avrebbe convocato il direttore generale dell'azienda barese avanzando le proprie richieste, in caso l'azienda avesse avuto ragione davanti al Consiglio di Stato. Per la Procura inoltre Consales avrebbe chiesto agli imprenditori baresi di far realizzare il centro cottura a un imprenditore amico. L'udienza davanti al gup è fissata per giovedì 18 marzo.

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