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Cronaca

Tap: "Lanci di pietre, minacce e intimidazioni durante la protesta"

"Nelle ultime ore sono state registrate minacce nei confronti di partecipanti ai progetti finanziati da Tap  sul territorio, di partner di questi progetti e persino nei confronti degli operai che stanno facendo il proprio lavoro in cantiere nel pieno rispetto della legge"

E’ stata caratterizzata anche da comportamenti violenti, minacce e intimidazioni la protesta da parte dei movimenti No-Tap in atto da martedì nelle campagne di Melendugno, all’interno del cantiere in cui è in corso l’espianto degli alberi di ulivo. Lo rende noto la Tap (Trans Adriatic Pipline), attraverso una nota che riportiamo di seguito

Tap ha profondo rispetto per chi manifesta pacificamente il proprio dissenso e conferma per l’ennesima volta la sua disponibilità a confrontarsi con chi vuole fare proposte. Anche per questo riteniamo necessario segnalare invece la presenza di comportamenti violenti all’interno della prote-sta contro il progetto. 

Nelle ultime ore sono state registrate minacce nei confronti di partecipanti ai progetti finanziati da Tap  sul territorio, di partner di questi progetti e persino nei confronti degli operai che stanno facendo il proprio lavoro in cantiere nel pieno rispetto della legge, come confermato appena l’altro ieri dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito l’assoluta legittimità del progetto e dell’iter pro-cedurale seguito per la sua approvazione.

Uno striscione con una scritta intimidatoria-2

Tutti i soggetti destinatari di questi atteggiamenti intimidatori hanno regolarmente sporto denuncia alle Forze dell’Ordine nelle ultime ore.
Altri comportamenti violenti sono stati registrati nell’area di cantiere. Questa notte è stata lanciata una bomba carta contro la recinzione; uno striscione con esplicite minacce di morte a uno dei nostri colleghi è esposto in cantiere tra i manifestanti senza che nessuno, a partire dai soggetti istituzionali presenti da giorni in agro di Melendugno, abbia preso le distanze da questi comportamenti. È stata inoltre lanciata una torcia accesa all’interno dell’area di cantiere, mettendo a rischio l’incolumità di chi sta lavorando al trasferimento temporaneo degli ulivi.

Sulla pagina Facebook del presidio No Tap è stato riportato un elenco di tutte le aziende e i soggetti che lavorano con Tap, con “fini non ben chiari” rispetto a tutti coloro che collaborano con il progetto. 

Tap esprime la massima solidarietà a tutti i soggetti colpiti da questo clima poco sereno. L’azienda continuerà a denunciare ogni comportamento violento e ogni minaccia che si dovesse manifestare nei prossimi giorni.

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