rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Telefonata anonima, e sul posto solo il morto

TORRE SANTA SUSANNA - C'è un altro aspetto dell'incidente sul lavoro di Porto Cesareo, al momento avvolto nel mistero, su cui gli investigatori stanno lavorando: all'arrivo dell'ambulanza e dei militari del 112, nel cantiere c'era solo l'operaio senza vita.

TORRE SANTA SUSANNA - Il braccio meccanico che intorno a mezzogiorno di oggi ha travolto e ucciso l'operaio torrese Piero Miccoli di 47 anni, in un cantiere edile a Porto Cesareo, di proprietà del fratello della vittima, si è staccato dalla gru per la troppa "distensione", con tutta probabilità provocata dal carico eccessivo, 3 quintali di tufo che l'operaio stava trasferendo dal cassone di un camion nella villa privata dove dovevano essere eseguite alcune costruzioni. Questo è quanto sarebbe stato accertato fino a questo momento dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina, guidati dal maggiore Nicola Fasciano, giunti sul posto insieme ai funzionari dello Spesal per la ricostruzione della dinamica del tragico incidente.

Il cantiere, il mezzo meccanico e l'area dove è avvenuta la tragedia sono stati sequestrati. Ma c'è un altro aspetto, al momento avvolto nel mistero, su cui gli investigatori stanno lavorando: all'arrivo dell'ambulanza e dei militari del 112, nel cantiere c'era solo l'operaio senza vita. La richiesta di intervento alla sala operativa del 118 è giunta da una voce rimasta anonima, a cui ora i carabinieri stanno cercando di dare un volto. La ditta per la quale lo sfortunato operaio stava lavorando appartiene al fratello Antonio, geometra. Piero, però, apparentemente, era da solo sul posto ma non si esclude che insieme a lui ci fossero altri operai, da quanto ritengono gli investigatori, che si sarebbero dileguati prima dell'arrivo dei soccorsi.

Quello che è stato ricostruito fino a questo momento, quindi, è il risultato degli accertamenti compiuti sul posto in base alla scena che si è presentata agli occhi dei carabinieri al loro arrivo. Si ipotizza che l'operaio quando si è reso conto di quello che stava accadendo abbia lasciato la cabina di pilotaggio, il suo corpo schiacciato dal braccio meccanico staccatosi dalla gru è stato trovato infatti per terra vicino alla cabina. Se è stata una sua negligenza caricare troppo la pala o se la gru era difettosa sono aspetti che verranno appurati solo dopo tutte le ispezioni del caso.

Purtroppo in questa triste vicenda i carabinieri non possono contare sull'aiuto di testimoni. La gru si trovava all'esterno della villa, nei pressi del muro di cinta, sembrerebbe anche troppo distante dalla recinzione forse a causa della presenza di grosse pozzanghere a ridosso del muro. Piero Miccoli non si sarebbe reso conto dei cigolii emessi dalla gru a causa del grosso carico se non troppo tardi, e si è improvvisamente trovato travolto dal braccio meccanico. La sua salma è stata trasferita nella camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce, a disposizione della magistratura.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Telefonata anonima, e sul posto solo il morto

BrindisiReport è in caricamento