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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Oria

Tendopoli, Mantovano annuncia nuovi arrivi di immigrati. E i cittadini lo contestano

MANDURIA «La tendopoli di Manduria non ospiterà più di 1500 immigrati, compresi gli 827 in arrivo con una nave da Lampedusa». Lo ha detto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano intervenendo stamani ad una riunione del Consiglio comunale straordinario convocato a Manduria dal sindaco, Paolo Tommasino, per esaminare la situazione dei profughi. La tendopoli «è una soluzione dettata da un'esigenza assolutamente transitoria - ha aggiunto Mantovano - e non sarà l'unica». Quanto alla distinzione se potrà trasformarsi in Centro di immigrazione e di espulsione (Cie) oppure Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), Mantovano ha risposto che la tendopoli «è una estensione di Lampedusa, dove stiamo gestendo la prima accoglienza. Di certo non è un Cie, che è una struttura chiusa».

MANDURIA «La tendopoli di Manduria non ospiterà più di 1500 immigrati, compresi gli 827 in arrivo con una nave da Lampedusa». Lo ha detto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano intervenendo stamani ad una riunione del Consiglio comunale straordinario convocato a Manduria dal sindaco, Paolo Tommasino, per esaminare la situazione dei profughi. La tendopoli «è una soluzione dettata da un'esigenza assolutamente transitoria - ha aggiunto Mantovano - e non sarà l'unica». Quanto alla distinzione se potrà trasformarsi in Centro di immigrazione e di espulsione (Cie) oppure Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), Mantovano ha risposto che la tendopoli «è una estensione di Lampedusa, dove stiamo gestendo la prima accoglienza. Di certo non è un Cie, che è una struttura chiusa».

«Chi se ne andrà volontariamente perderà il diritto d'asilo e diventerà clandestino», ha aggiunto Mantovano, riferendosi al centinaio di tunisini che già sono fuggiti nelle campagne tra Oria e Manduria, abbandonando la tendopoli che è ancora in allestimento.

«Nessuno poteva prevedere un afflusso così grande di immigrati, è stata una sorpresa», ha poi proseguito il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. In tutto il 2010, ha riferito Mantovano, sono sbarcati in Italia 27 tunisini; da gennaio ad oggi ne sono arrivati invece 18 mila. «È saltato - ha spiegato - un accordo, che fino al 2010 aveva funzionato, che prevedeva un dispositivo congiunto di sicurezza che impedisse la partenza di clandestini. Il governo cercherà di ripristinare il prima possibile l'accordo con la Tunisia». Critiche velate sono state rivolte da Mantovano all'Unione Europea. «Stiamo chiedendo - ha detto - affiancamento e sostegno alla UE. Evito commenti sulle risposte avute.

Sino ad ora c'è stata solo la presenza di tre funzionari Frontex a Lampedusa». Il sottosegretario ha aggiunto che la stragrande maggioranza degli immigrati giunti in Italia quest'anno, tranne un paio di imbarcazioni delle ultime ore, è giunto dalle coste tunisine. «Le coste italiane - ha detto - non hanno risentito nulla delle vicende in Libia perché c'è un conflitto in atto. Una riduzione del conflitto fa prevedere una fuga di decine di migliaia di persone, soprattutto provenienti dai paesi limitrofi, per un totale di 50 mila unità». Mantovano ha sottolineato che da alcune settimane è stato attivato un tavolo tecnico con i rappresentanti di tutte le Regioni italiane, dell'Anci e dell'Upi per gestire soprattutto l'accoglienza dei profughi dalla Libia.

«Dei migranti irregolari si deve occupare il governo nazionale - ha aggiunto - dei possibili richiedenti asilo, cioè dei profughi, devono occuparsi anche le Regioni e gli Enti territoriali per ripartire la presenza in rapporto alla popolazione, all'estensione del territorio e alla presenza di centri di accoglienza nelle regioni». L'intervento del sottosegretario ha visto anche qualche piccola contestazione di alcuni cittadini, che hanno applaudito ironicamente quando Mantovano ha annunciato l'arrivo di altri 827 migranti destinati alla tendopoli di Manduria.

Nel pomeriggio, intanto, una pubblica assemblea sul problema profughi si terrà presso la sala consiliare del Comune di Oria, a partire dalle ore 16. “L’obiettivo dell’iniziativa - spiegano gli organizzatori - è discutere dei problemi legati all’arrivo dei migranti nordafricani e intraprendere ogni azione utile di protesta per sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali, nonché le forze dell’ordine, a rafforzare i controlli sul territorio. Come noto, purtroppo, già il primo giorno presso la tendopoli lungo la provinciale Oria – Manduria ha prodotto considerevoli difficoltà alla popolazione. Molti migranti, fuggiti dal campo loro riservato, si sono introdotti in diverse proprietà private ingenerando preoccupazione nei residenti. Ci sono stati anche dei momenti di tensione”.

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