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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tenta di strozzare e rapina la ex moglie

FASANO – Ha rapinato e tentato di strangolare l’ex moglie, dopo averla fermata per strada mentre si trovava alla guida della sua auto. Protagonista della brutale aggressione, preceduta da una lunga serie di atti persecutori, è il fasanese Alessandro Gentile, 36 anni.

FASANO – Ha rapinato e tentato di strangolare l’ex moglie, dopo averla fermata per strada mentre si trovava alla guida della sua auto. Protagonista della brutale aggressione, preceduta da una lunga serie di atti persecutori nei confronti della malcapitata, è il fasanese Alessandro Gentile, 36 anni, titolare di un centro estetico di Fasano.

I carabinieri della compagnia di Fasano coordinati dal tenente Convertino si sono subito messi sulle tracce dell’uomo, ammanettandolo con le accuse di atti persecutori commessi da coniuge legalmente separato, rapina, danneggiamento e ingiurie. Gentile, a quanto pare, non dava tregua alla ex moglie dal giorno della separazione, avvenuta nell’aprile del 2012.

Ma la donna non aveva mai trovato la forza di denunciare l’ex marito, dalla cui unione era nata una figlia. Solo nella giornata di ieri, dopo la terribile aggressione, la vittima è riuscita a ricostruire i numerosi episodi vessatori subiti negli ultimi mesi: un’escalation di violenza giunta al culmine ieri mattina, in via Pasteur, nei pressi della centralissima via Roma.

E’ successo tutto intorno alle 11. L’uomo, alla guida della sua automobile, ha intercettato la Fiat Panda condotta dalla ex e l’ha bloccata in mezzo al traffico. Sceso dal veicolo, Gentile avrebbe impedito alla moglie di fuggire e avrebbe cominciato a sferrare calci e pugni sul sulla carrozzeria e sul parabrezza della Panda. Ma la situazione si è fatta drammatica quando il 36enne ha iniziato a sfogare la sua rabbia sulla donna, alla quale ha strappato un anello del valore pari a circa 6 mila euro, dopo aver tentato di strangolarla.

Una volta impossessatosi del monile, Gentile ha tentato di dileguarsi per le vie limitrofe, ma i carabinieri, nel frattempo chiamati da alcuni testimoni, sono riusciti a intercettarlo nel volgere di pochi minuti.

La refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria. Il fasanese, su disposizione del pm di turno del tribunale di Brindisi, Marco D’Agostino, è stato riaccompagnato presso la propria abitazione, in regime di domiciliari.

 

 

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