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Cronaca San Pietro Vernotico

Tentata estorsione: presi un uomo e una donna

SAN PIETRO VERNOTICO – Avrebbero picchiato e minacciato per oltre due mesi un 36enne sanpietrano perchè ritenuto debitore nei loro confronti di una somma di 500 euro relativa all'acquisto di 20 grammi di cocaina. Ieri sono stati arrestati con l'accusa di estorsione in concorso. Si tratta Gina Caputo 36 anni ed Emanuele Pierri, 23 anni entrambi di San Pietro Vernotico.

SAN PIETRO VERNOTICO – Avrebbero picchiato e minacciato per oltre due mesi un 36enne sanpietrano perchè ritenuto debitore nei loro confronti di una somma di 500 euro relativa all'acquisto di 20 grammi di cocaina. Ieri sono stati arrestati con l'accusa di estorsione in concorso. Si tratta di una donna di 36 anni Gina Caputo e un 23enne Emanuele Pierri, entrambi di San Pietro Vernotico.

L'attività investigativa che si è conclusa con l'arresto dei due presunti estorsori è stata condotta dai carabinieri della locale stazione diretta dal maresciallo Giuseppe Pisani al quale la vittima si è rivolta all'inizio del mese di gennaio, dopo essere finita in ospedale a causa delle percosse ricevute dai due sanpietrani. Il 36enne sporse le prime denunce allegando il referto medico rilasciato dall'ospedale. Spiegò ai carabinieri quello che era accaduto. E tutte le volte che veniva avvicinato e picchiato tornava in caserma per sporgere nuove denunce a carico dei due.

Ieri, per lui, l'incubo è finito. I due dopo le ennesime minacce lo hanno costretto a consegnare i 500 euro di cui dicevano di essere debitori. Ma quando hanno ricevuto il denaro si sono ritrovati circondati dai carabinieri e ammanettati. Entrambi sono stati rinchiusi in carcere.

L'attività investigativa a loro carico, però, non si è conclusa. I carabinieri sono ora impegnati a ricostruire l'eventuale giro di spaccio che la coppia aveva messo in piedi. Va ricordato che Gina Caputo nella notte tra il 18 e il 19 settembre scorsi rimase vittima di un attentato incendiario: ignoti diedero fuoco alla sua Mini Cooper parcheggiata in via Duca Degli Abruzzi, davanti la sua abitazione.

Al vaglio degli uomini di Pisani c'è l'ipotesi, quindi, che l'atto criminoso sia da ricollegare alla sua presunta attività di spaccio. Ma questo è tutto da accertare. Intanto la donna e il suo complice, già noti alle forze dell'ordine, devono rispondere del reato di tentata estorsione in concorso.

 

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