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Cronaca

Testi Invalsi boicottati in 15 scuole della provincia. Sit-in di protesta al "Braico"

Sono 15 le scuole superiori brindisine in cui oggi (12 maggio) sono state boicottate, tramite consegna in bianco o sciopero, le prove Invalsi, previste per le classi seconde. Fra queste, il Nautico Carnaro, l’Alberghiero Pertini, lo Scientifico Fermi - Monticelli, il Classico Marzolla, il Linguistico Palumbo, l’Itis Giorgi, L’Artistico Simone, gli Industriali Ferraris e Majorana di Brindisi

BRINDISI – Sono 15 le scuole superiori brindisine in cui oggi (12 maggio) sono state boicottate, tramite consegna in bianco o sciopero, le prove Invalsi, previste per le classi seconde. Quali? Il Nautico Carnaro, l’Alberghiero Pertini, lo Scientifico Fermi - Monticelli, il Classico Marzolla, il Linguistico Palumbo, l’Itis Giorgi, L’Artistico Simone, gli Industriali Ferraris e Majorana di Brindisi, il liceo polivalente Punzi di Cisternino, l’Iss Agostinelli di Ceglie, lo Scientifico Pepe e Calamo di Ostuni, l’Iiss Ferdinando di Mesagne.

Circa un centinaio di ragazzi si sono ritrovati presso il parco Cesare Braico, nell’ambito di un sit-in organizzato da Uds Brindisi. A livello nazionale, il boicottaggio ha interessato migliaia di scuole. I test Invalsi vengono definiti da Uds “costosi, dannosi, escludenti e antidemocratici”.

“Non ci limitiamo a lanciare un segnale forte – si legge in una nota firmata dal coordinatore provinciale di Uds Brindisi, Giulio Gazzaneo - contro un’idea di valutazione punitiva, meritocratica e utile solo ad operare una selezione feroce all’interno delle nostre classi e delle nostre scuole, ma oggi abbiamo dato vita all’ennesima giornata di opposizione a un Governo che si ostina ad avere un atteggiamento sfacciatamente antidemocratico, rifiutando il confronto con chi nelle scuole e nelle piazze si è mobilitato contro La Buona Scuola”.

“Sin dall’autunno – si legge ancora nella nota dell’Uds - abbiamo costruito nelle scuole e nelle piazze momenti di dibattito per contrapporre al ddl Renzi risposte altrettanto forti ma di massa in grado di contrastare il definitivo smantellamento della scuola pubblica. Veniamo spesso tacciati di avere paura di essere valutati, ma non è così! Abbiamo dimostrato di saper avanzare valide proposte alternative. La nostra idea di valutazione valorizza realmente le capacità, migliora la didattica, educa alla cooperazione e fa dell’analisi dell’errore un momento imprescindibile di crescita individuale e collettiva, come Sit in al parco Cesare Braico contro i testi Invalsi-2si può leggere nel documento de L’Altrascuola. Insomma, vogliamo essere valutati, non schedati”.

“Boicottaggi, assemblee pubbliche, lezioni in piazza, scioperi bianchi, flash mob e dibattiti sono solo alcune delle tante attività che hanno animato oggi il paese da nord a sud. Gli studenti – prosegue Gazzaneo - non sono numeri e non possono nè vogliono essere giudicati da test a crocette. Ricordiamo che le prove Invalsi non sono obbligatorie né per i docenti né per gli studenti e che dopo il 12 maggio sarà operativo il nostro sportello contro le illegittime sanzioni disciplinari a chi ha scelto di boicottare”. 
“Contro La Buona Scuola, contro una didattica nozionistica che allena ai quiz e alla competizione, contro una valutazione punitiva pretendiamo un’AltraScuola – conclude Gazzaneo - che educhi al pensiero critico e alla cooperazione”.

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