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Cronaca Fasano

Testuggine si fa strada a colpi di pinne

FASANO - Nessuno mai si sognerebbe di ballare sul serio abbracciato a un orso, prendendo esempio da Mowgli che insieme a Baloo cantava "Lo stretto indispensabile". Lo stesso vale per le tartarughe: non sono di certo quegli animali acquatici simpatici e alquanto buffi che invitano a "seguire l'onda" come Scorza e il figlioletto Guizzo facevano con un pesce pagliaccio nel film della Disney Pixar "Alla ricerca di Nemo".

FASANO - Nessuno mai si sognerebbe di ballare sul serio abbracciato a un orso, prendendo esempio da Mowgli che insieme a Baloo cantava "Lo stretto indispensabile". Lo stesso vale per le tartarughe: non sono di certo quegli animali acquatici simpatici e alquanto buffi che invitano a "seguire l'onda" come Scorza e il figlioletto Guizzo facevano con un pesce pagliaccio nel film della Disney Pixar "Alla ricerca di Nemo".

Insomma i fondali marini, in realtà, non sono così tranquilli come in un cartone animato ed è questo piccolo dettaglio che forse sfuggiva stamani ai frequentatori di un lido a nord di Fasano che hanno avvistato una Caretta Caretta proprio vicino agli scogli e hanno pensato bene di circondarla per ammirarne l'indiscutibile bellezza, come se si trovassero all'acquario di Genova. Il fatto è accaduto nei pressi di Savelletri.

La Caretta Caretta, che di sicuro non si chiamerà né Guizzo, né Scorza, si è innervosita parecchio. Ha cercato di divincolarsi e ha pure tentato di mordere i curiosi, per difendersi dall'assedio, e ritrovare il largo e la sua libertà. Una ragazzina si è ferita alla gamba sinistra, probabilmente colpita da una zampa dell'animale, e si è fatta medicare dai sanitari del 118 che erano sul posto. Morale della favola (che non è griffata Disney), gli animali attaccano solo se infastiditi e impauriti. Non è quello di oggi il primo caso.

E’ intervenuta la guardia costiera di stanza a Savelletri. I militari, a bordo del gommone, si sono posti alla ricerca della Caretta Caretta che non è stata ritrovata. Sono stati annotati sui rapportini di servizio i dettagli di vicende che hanno dell'incredibile: la tartaruga che affonda un sub (raccontata da un 71enne salvato da un bagnino nei giorni scorsi) e quella che colpisce i bagnanti.

Per gli addetti ai lavori la questione è di tutt'altro genere e livello: come mai le Caretta Caretta – una specie protetta - finiscono sempre più spesso vicino alla battigia, così come i delfini che inspiegabilmente si spiaggiano e muoiono? Una ragione dovrà pur esserci e va forse ricercata nell'atteggiamento fin troppo invasivo che la gente ha nel rapportarsi con la natura.

Lo dicono gli addetti ai lavori che consigliano a genitori e bambini di non molestare il popolo del mare: le tartarughe che nuotano anche nell'Adriatico non sono quelle stesse, minuscole e destinate spessissimo a non raggiungere la maggiore età, che si vendono in busta, alle feste patronali. Vogliono solo essere lasciate in pace.

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