rotate-mobile
Cronaca

“Ti massacro per il pettegolezzo su di me”: tentato omicidio per futili motivi

Il gip contesta l’aggravante a Raffaele Tanzarella, 46 anni, di Brindisi, arrestato dalla Mobile: “Astio dopo scambio di messaggi su Facebook legati a una donna”

BRINDISI – “Appena ti prendo ti massacro, adesso si aprono le danze e  ti giuro che pagherai per il pettegolezzo che hai fatto su di me”. Secondo l’accusa, a distanza di qualche giorno dal messaggio spedito via Facebook, Raffaele Tanzarella, 46 anni, di Brindisi, ha provato a uccidere l’amico, diventato nemico  dopo “avances nei confronti di una donna”.

L’aggravante dei futili motivi

raffaele tanzarella-2Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Stefania de Angelis, ha contestato l’aggravante dei futili motivi all’indagato, arrestato dagli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vice questore aggiunto Antonio Sfameni, nella giornata di ieri. I poliziotti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dal sostituto procuratore Francesco Carluccio, sulla base degli elementi raccolti lo stesso pomeriggio in cui avvenne la sparatoria.

La sparatoria e la volontà di uccidere

Il 31 gennaio scorso, attorno alle 14,20, Tanzarella – stando a quanto si legge nel provvedimento di arresto – si è recato  in viale Caravaggio per raggiungere l’amico, con il quale qualche sera prima era stato anche a cena. Avevano mangiato assieme alle rispettive compagne, dopo che Tanzarella era stato contattato per installare un impianto di videosorveglianza nell’abitazione di chi, poi, sarebbe diventato l’uomo da affrontare a colpi di pistola.

Gli è bastato vederlo per iniziare a sparare con una calibro 7,65, sulla cui provenienza sono ancora in corso accertamenti. Sei colpi esplosi in sequenza, hanno scritto gli agenti nella “comunicazione di notizia di reato”: Tanzarella ferì l’amico-nemico al piede sinistro. Trenta giorni di prognosi, stando a quanto riportato nel certificato rilasciato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Perrino.

“Gli altri colpi terminavano contro l’auto parcheggiata nel cortile condominiale, in uso” allo stesso brindisino che Tanzarella voleva uccidere, secondo l’accusa. L’uomo trovò riparo dietro la sua Atos. Per il gip “è certo che Tanzarella dopo aver attinto al piede l’altro con un colpo di pistola, abbia continuato a sparare proprio con l’intenzione di ucciderlo”: la volontà omicidiaria – è scritto – “emerge dal rinvenimento di sei bossoli, cinque nella parte antistante il cancello che divide i due condomini attigui e uno all’interno dell’area chiusa, e dalla presenza di quattro fori all’altezza della portiera e del passaruota posteriore destro dell’Atos”. E’ “indubbio che intendesse cagionare la morte” dell’amico.

I messaggi su Facebook

Il ferito, interrogato dagli agenti nell’immediatezza dei fatti, non ha riferito alcun nome. Non ha fatto il nome di Tanzarella “che pure conosceva bene”, ma “esternava alcune affermazioni come sfogo”. “Non si può sparare per cretinate di questo genere”. Gli agenti in poco tempo hanno scoperto il motivo alla base della sparatoria rubricata come tentato omicidio: “astio tra i due uomini che traeva origine da uno scambio di messaggi avvenuti tra Tanzarella e una donna”.

Spari Francesco Greco-2-2-2

Lo scambio è avvenuto tramite il servizio Messenger del social network Facebook. I testi sono stati acquisiti e trasmessi al pubblico ministero, per essere poi riportati nell’ordinanza di custodia cautelare: si tratta di messaggi iniziati l’8 gennaio, spediti anche usando “profili falsi, dietro i quali si celava in realtà lo stesso Tanzarella”, stando a quanto si legge nel capo di imputazione.

L’arresto: pericolo di reiterazione del reato

In un contesto di questo tipo, il gip ha condiviso la richiesta di arresto in carcere avanzata dal pm per Raffaele Tanzarella, sostenendo che esistono “esigenze cautelari” legate al “pericolo concreto che l’indagato possa commettere altri  delitti della stessa specie”. In altri termini, reiterazione del reato, desumibile “dalle specifiche modalità e circostanza del fatto” nonché “dalla personalità negativa dello stesso, come emerge dal casellario giudiziario”. L’indagato ha riportato condanne per “delitti contro il patrimonio, ha precedenti per rissa, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, minacce e illecita detenzione e porto di armi”. Secondo il gip, infine, “non è da sottovalutare il fatto che a Tanzarella sia stata applicata la misura della prevenzione della sorveglianza speciale e che lo stesso abbia subito due condanne per evasione e violazioni delle prescrizioni”.

L’interrogatorio di garanzia è fissato per martedì mattina. In questa sede Tanzarella avrà modo di offrire al giudice la sua versione dei fatti, alla presenza del suo difensore di fiducia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Ti massacro per il pettegolezzo su di me”: tentato omicidio per futili motivi

BrindisiReport è in caricamento