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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tonnellate di ceneri interrate: 14 a processo

BRINDISI - Cenerentola fu l’inchiesta e Cenerentola sarà il processo, oltre che la campagna brindisina usata come discarica per le tonnellate di ceneri provenienti da grossi impianti industriali, tra cui Enel ed Edipower (estranee ai fatti). Il gup di Lecce, Annalisa De Benedictis, ha rinviato a giudizio 14 persone. In quattro in abbreviato.

BRINDISI - Cenerentola fu l’inchiesta e Cenerentola sarà il processo, oltre che la campagna brindisina usata come discarica per le tonnellate di ceneri provenienti da grossi impianti industriali, tra cui Enel ed Edipower (estranee ai fatti). Il gup di Lecce, Annalisa De Benedictis, ha rinviato a giudizio 14 persone accusate a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, esercizio di discarica abusiva, miscelazione di rifiuti pericolosi, omessa effettuazione della comunicazione di contaminazione del suolo e del sottosuolo, evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Sono nell’insieme imprenditori, gestori di impianti di trattamento dei rifiuti, trasportatori, dirigenti e dipendenti di impianti di produzione di energia elettrica, la gran parte del Brindisino, per i quali il processo inizierà il 12 giugno prossimo dinanzi al giudice monocratico di Brindisi. In quattro hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato. Si sono costituiti parte civile il Comune di Francavilla Fontana e l’associazione Italia Nostra. Il pm Antonio Negro aveva chiesto in tutto il rinvio a giudizio di 18 persone al termine di un’inchiesta condotta nel Brindisino su presunti illeciti nel trasporto e nello smaltimento rifiuti speciali, tra cui anche le ceneri prodotte all’interno delle centrali Enel ed Edipower di Brindisi e i residui dello smaltimento della Ex Dow Chemical che operava Petrolchimico, il cui trattamento è affidato a ditte esterne.

Dalle indagini condotte dal Noe di Lecce risultò che trecentomila tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi erano state interrate in terreni e cave del Brindisino del tutto irregolarmente. Furono sequestrati nell’ottobre 2012 quattro impianti di smaltimento dei rifiuti, 60 mezzi tra autocarri e semirimorchi, macchine di movimentazione della terra e attrezzature varie. Sette le società coinvolte, con sedi a Brindisi, Francavilla Fontana, Carovigno, Monopoli e Faenza (Ra).

Ecco chi andrà a processo: Ferdinando Arsenio, di Lecce, amministratore della ditta Global Construction; Mirco Calderoni, responsabile dell’ufficio pratiche della Direzione commerciale della Tampieri Spa, difeso dall’avvocato Giancarlo Ridolfi; Antonio Corvino, di Francavilla Fontana, amministratore unico della ditta Euroscavi 2000, difeso di fiducia dall’avvocato Massimo Manfreda; Vincenzo De Donno, amministratore e legale rappresentante della Fimab Srl di San Vito dei Normanni, difeso dagli avvocati Massimo Manfreda e Cosimo Rosato. Quindi Antonio Della Corte, di Francavilla Fontana, dipendente della Euroscavi 2000, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda; Alfonso Giuseppe Della Corte, di Francavilla Fontana, proprietario e socio unico della ditta Euroscavi 2000, difeso da Massimo Manfreda; Vincenzo Della Corte, di Francavilla Fontana, dipendente della ditta Euroscavi 2000, difeso dall’avvocato Pasquale Fistetti; Davis Leonardi, dipendente dell’ufficio pratiche della Tampieri Spa, difeso dall’avvocato Gino Bottiglioni; Walter Leone, di Francavilla Fontana, dipendente della Euroscavi Srl, difeso dall’avvocato Francesco Larocca; Antonio Marraffa, di Carovigno, socio della Ikos Puglia Srl, difeso da Giuseppe Lanzalone; Gianni Monna, di Carovigno, amministratore unico della Ikos Srl, difeso dall’avvocato Giuseppe Lanzalone; Cosimo Roma, legale rappresentante della Urbe Edilizia Srl; Giuseppe Roma, di Brindisi, amministratore unico della ditta Ra Costruzioni; Cosimo Sternativo, di Francavilla Fontana, capo cantiere della Euroscavi 2000, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda.

Hanno chiesto di essere sottoposti a giudizio con rito abbreviato, che sarà celebrato a settembre, Pasquale Borreggine, di Sogliano Cavour, direttore generale della Mcm Spa, difeso dagli avvocati Donato Mellone e Leonardo Musa Antonio Pecchia, di Brindisi, legale rappresentante della Ital Green Energy di Monopoli, difeso dall’avvocato Domenico Di Terlizzi; Alfredo Scala, di San Pietro Vernotico, capo cantiere della Mcm, difeso dagli avvocati Donato Mellone e Leonardo Musa; Sergio Galassi, di Brindisi, difeso dagli avvocati Donato Mellone e Leonardo Musa, vice capo cantiere della Mcm Spa.

I rifiuti speciali e pericolosi interrati nei terreni derivavano da ceneri pesanti e leggere derivanti dalla combustione di carbone e biomasse, provenienti da impianti di produzione di energia elettrica, inceneritori, rifiuti derivanti da operazioni di demolizione di opere edili e impianti industriali. Secondo l’accusa per eludere i controlli o evitare venivano falsati documenti, alcune volte modificando i codici assegnati alla tipologia di rifiuti, altre volte attraverso la miscelazione degli scarti. In quei terreni, inoltre, secondo gli accertamenti, sono stati depositati i pericolosissimi detriti della demolizione delle strutture Ex Dow Chemical, la società che lavorava il cloruro di polivinile nel petrolchimico di Brindisi, e che poi dismise gli impianti senza effettuare bonifiche.

 

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