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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Toponomastica impazzita, l'anziana signora trasferita d'ufficio nella cabina Enel

BRINDISI – Vai a dormire in un posto che dovrebbe essere la tua abitazione e la mattina dopo ti svegli e scopri di non vivere più nella stessa casa della sera precedente. Avevi inserito le chiavi in una porta al civico 17, ma la mattina dopo è diventato 42. Il 25 diventa 40 e via discorrendo. E nessuno ti ha avvisato di niente. L'edificio è lo stesso, la serratura identica, ma non sai se sei in preda alle traveggole e, purtroppo, la sera prima non hai nemmeno alzato il gomito per poter giustificare un momentaneo stato di allucinazione. La realtà dei fatti è che qualcuno, di soppiatto e senza uno straccio di comunicazione formale – come la prassi richiederebbe –, ha cambiato i numeri civici: il motivo resta per i diretti interessati sconosciuto.

BRINDISI – Vai a dormire in un posto che dovrebbe essere la tua abitazione e la mattina dopo ti svegli e scopri di non vivere più nella stessa casa della sera precedente. Avevi inserito le chiavi in una porta al civico 17, ma la mattina dopo è diventato 42. Il 25 diventa 40 e via discorrendo. E nessuno ti ha avvisato di niente. L'edificio è lo stesso, la serratura identica, ma non sai se sei in preda alle traveggole e, purtroppo, la sera prima non hai nemmeno alzato il gomito per poter giustificare un momentaneo stato di allucinazione. La realtà dei fatti è che qualcuno, di soppiatto e senza uno straccio di comunicazione formale – come la prassi richiederebbe –, ha cambiato i numeri civici: il motivo resta per i diretti interessati  sconosciuto.

Toponomastica impazzita in città. Dopo lo strano caso dei nomi invertiti coi cognomi e le targhette, dal dubbio gusto estetico, ecco lo strano caso di via  Intappiate, una traversa di via Materdomini, la strada in cui da un giorno  all'altro i numeri civici  vengono stravolti  misteriosamente, e chissà per quale arcana ratio, con tutta una serie di disagi che si rifletteranno sulle spalle di quasi un centinaio di famiglie le quali si  domandano che cavolo – per usare il più gentile tra gli eufemismi - stanno combinando negli uffici  dell'amministrazione comunale?

La scoperta – Sul lato della strada su cui fino al giorno prima le abitazioni erano contrassegnate con i numeri dispari spunta la nuova numerazione con i numeri pari. Sul fronte opposto i numeri pari si trasformano in dispari. Eccetto per il palazzo posizionato al civico 23A (dove abitano poco più di una cinquantina di famiglie), per uno strano motivo – sarà perchè gli inquilini avevano precedente apposto una targa – il numero resta invariato. Ma, mistero nel mistero, quella non risulta essere nemmeno via Intappiate, bensì via Materdomini. A spiegarlo dando sfogo al malumore serpeggiante nel vicinato, il signor Mario Regoli che denuncia: “Mi hanno detto che sono passati dei giovani e che tutto d'un tratto i numeri sono cambiati, ma non ci hanno avvisato di nulla. Hanno chiesto solo, a che numero abita? E poi abbiamo ritrovato questo caos.  Io abitavo al numero 1 ora non so bene, vivo tra il 44 ed il 42. Come minimo devo cambiare i bigliettini da visita. Ma per il resto dei disagi chi devo ringraziare?”.

In effetti la situazione sarebbe comica, se non fosse tragica, dal momento che non sembra trattarsi nemmeno di uno scherzo di Carnevale. Il nuovo numero 42 ha sostituito il vecchio 17. Immaginate che fine ha fatto quest'ultimo? E' finito stampigliato sulla porta di una cabina dell'Enel. Ora sarà quest'ultima a ricevere la corrispondenza della signora X. Chissà se sarà in grado di aprire la porta.

Il disagio e le proteste - Il problema è più serio di quanto non s'immagini e crea serie difficoltà a tutti residenti. Dove arriverà la loro corrispondenza? Le bollette? Le buste paga? Le  comunicazioni bancarie? Le multe? Le visite fiscali? Se il cittadino risulterà inadempiente suo malgrado di chi sarà la colpa? Del Comune, ufficio toponomastica? O dell'impresa Publiamato di Amato Pierino da Sogliano Cavour (Lecce), che si è aggiudicata i lavori per un importo di 57 mila 643 euro e 12 centesimi, oltre iva, applicando un ribasso d'asta del 7,771% pari a 4 mila 856 euro e 88 centesimi?

Una enormità, secondo qualcuno, per due colpetti di bombolette spray.  Ma tanto sono soldi dei contribuenti. A questo si aggiunge che i residenti dovranno rifare carte d'identità, patente, comunicazioni bancarie per gli aggiornamenti del caso, riferimenti catastali, peraltro non ancora comprovati da alcuna comunicazione ufficiale da parte dell'amministrazione comunale, cosa che invece sarebbe dovuta accadere, perchè la variazione di un numero civico è cosa più complessa di un semplice colpo di vernice. Lo confermano anche alcuni legali che i residenti hanno già iniziato a contattare per diffidare gli artefici di quest'allucinante vicenda e chiedere i danni.

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