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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Torchiarolo pronta ad accogliere gli immigrati". Lettera al prefetto

TORCHIAROLO - Chi spara contro i migranti che si avventurano alle porte altrui chiedendo un poco di acqua, e chi è pronto a far spazio in casa propria accogliendo il bisogno, saziando la fame e la sete, offrendo un letto e un posto al desco famigliare ai popoli in fuga da patrie inospitali. Il più piccolo dei comuni del Brindisino, Torchiarolo, alza la voce contro il rumore di ogni intolleranza razziale e chiede al prefetto Nicola Prete la possibilità di ospitare i migranti in arrivo a Lampedusa. Incredibile? Non proprio. E’ esattamente quello che il popolo pugliese ha fatto vent’anni fa spalancando case, scuole, chiese e strutture sportive ai migranti albanesi.

TORCHIAROLO - Chi spara contro i migranti che si avventurano alle porte altrui chiedendo un poco di acqua, e chi è pronto a far spazio in casa propria accogliendo il bisogno, saziando la fame e la sete, offrendo un letto e un posto al desco famigliare ai popoli in fuga da patrie inospitali. Il più piccolo dei comuni del Brindisino, Torchiarolo, alza la voce contro il rumore di ogni intolleranza razziale e chiede al prefetto Nicola Prete la possibilità di ospitare i migranti in arrivo a Lampedusa. Incredibile? Non proprio. E’ esattamente quello che il popolo pugliese ha fatto vent’anni fa spalancando case, scuole, chiese e strutture sportive ai migranti albanesi.

“La nostra comunità non è indifferente ai drammi che si stanno consumando nel bacino del Mediterraneo – scrive in una nota l’amministrazione comunale di Torchiarolo -. La crisi politica e sociale che ha coinvolto i paesi del Nord Africa ha costretto migliaia di persone alla fuga e all’abbandono del proprio paese e dei propri affetti per cercare rifugio nelle nostre più fortunate terre. Nel denunciare le responsabilità dell’Unione Europea, che ha lasciato al nostro Paese l’onere di fronteggiare un esodo che si preannuncia di dimensioni bibliche, non possiamo consentire che nella nostra opulenta società si consumino tanti drammi di persone che perdono la vita o che sono costrette a vivere in condizioni umilianti per la dignità umana”.

Preso atto della situazione, come ogni vera generosità che non ammette deroga, è il sindaco della città, Giovanni Del Coco, a farsi portavoce del desiderio espresso dalla gente di Torchiarolo, in questi termini: “Nell’attesa che si pongano in essere le misure per organizzare il giusto trasferimento e la sistemazione nel resto d’Europa, è  il momento di sollecitare la generosità e la solidarietà umana che da sempre caratterizza il nostro popolo.  L’amministrazione comunale di Torchiarolo sente il dovere pertanto, di organizzare una prima accoglienza che sia dignitosa per persone costrette a  lasciare tutto e che oggi  bussano alle nostre porte per chiedere aiuto".

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"Nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni di legge, intende dare seguito alla disponibilità manifestata da numerosi cittadini che spinti dai principi della solidarietà umana, vogliono attivarsi per alleviare il disagio di queste persone.  Intende quindi organizzare l’accoglienza, per quanto di propria competenza, presso le strutture comunali, delle associazioni del volontariato o presso le famiglie che hanno manifestato tale intenzione”.

Un gesto, una intenzione che non hanno bisogno di commenti. E una chiosa in calce: “L’amministrazione comunale di Torchiarolo ritiene che condividere con questi sfortunati concittadini del Mediterraneo il quotidiano, possa servire moltissimo ad abbattere reciproci pregiudizi e contribuire alla costruzione di un futuro di pace e di maggiore comprensione tra i popoli”.

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