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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Torchiarolo

Chiedevano soldi per una bambina malata ma era una truffa, denunciate

Da Brindisi a Torchiarolo con tanto di cartellina e volantino per chiedere soldi per aiutare una bambina di due anni affetta da "fibromatosi aggressiva", solo che la piccola malata, di cui è anche stato fornito nome cognome età e fotografia in realtà non esiste

TORCHIAROLO – Da Brindisi a Torchiarolo con tanto di cartellina e volantino per chiedere soldi per aiutare una bambina di due anni affetta da “fibromatosi aggressiva”, solo che la piccola malata, di cui è anche stato fornito nome cognome età e fotografia in realtà non esiste. È questa la truffa scoperta nella mattinata di oggi (giovedì 13 novembre) dal comandante della polizia locale di Torchiarolo, il tenente Lorenzo Renna, durante un normale giro di controllo del territorio. Autrici di questo imbroglio due donne di 28 e 45 anni di Brindisi. Entrambe sono state denunciate per tentata truffa e abuso della credulità popolare.

Sono state notate dal comandante dei vigili mentre suonavano a casa di una persona con in mano una cartelletta dove all’interno c’era locandina truffa soldi per bambini-2un foglio con i dati di una bambina di due anni e la descrizione della patologia “fibromatosi aggressiva”, stavano spiegano alla malcapitata che facevano parte di un’associazione di volontariato che raccoglie soldi per aiutare una bambina malata. Sul volantino c’era scritto: “Svolge numerose visite periodiche (al policlinico gemelli di Roma), ha bisogno di numerose cure e terapie (associazione arcobaleno onlus) tutela infanzia disabile da sempre dalla parte dei più deboli e bisognosi, promuove una campagna di raccolta fondi”. Non c’erano, però, altre indicazioni, le due donne non hanno saputo fornire altri dettagli.

Da un accertamento, poi, è emerso che non esistono bambine con quel nome ed età affette da quella malattia. Messe alle strette hanno confermato che era stato tutto inventato. Avevano preso la foto e le informazioni da internet. “Abbiamo bisogno di soldi, abbiamo figli, non lavoriamo”, avrebbero spiegato agli agenti ma questa giustificazione non è servita per evitare la denuncia. Il comando della polizia locale di Torchiarolo, attraverso la pagina Facebook, intanto, lancia un appello: “si comunica che le associazioni che raccolgono fondi in favore di persone malate o bisognose seguono un severo protocollo comunicando in anticipo all’autorità di pubblica sicurezza i giorni ed i nominativi dei soggetti abilitati a ciò. Vi invitiamo a non cadere in tranelli ma avvisare tempestivamente la Polizia locale”.

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