Torre Guaceto, ennesimo incendio doloso: brucia il canneto
L’ipotesi è che qualcuno abbia dato fuoco a rifiuti in plastica: fuggiti alla vista del personale del Consorzio. Sul posto due squadre di pompieri
TORRE GUACETO - Ennesimo incendio nell'area della riserva di Torre Guaceto, di origine dolosa: qualcuno avrebbe appiccato il fuoco a un ammasso di rifiuti in plastica, per lo più bottiglie di plastica, le fiamme si sono estese nel giro di poco di tempo all'interno di una porzione gestita dal consorzio, bruciando ettari di canneto.
L'incendio
A dare l'allarme, attorno alle 15, è stato lo stesso personale del consorzio di gestione dell'area, impegnato nell'attività di monitoraggio della zona, potenziata con l'inizio della stagione stiva, proprio allo scopo di prevenire azioni incendiarie. La chiamata alla centrale operatuva dei vigili del fuoco è stata immediata. Sono partite subito due squadre. Il vento di levante ha alimentato le lingue di fuoco che hanno mangiato la fascia a monte della Riserva di Torre guaceto, quella che costeggia il canale Reale, a duecento metri circa dalla superstrada che collega Brindisi a Bari. Le fiamme hanno anche lambito la strada che conduce a Torre Regina Giovanna. Fuoco e fumo sono stati visibili dalla strada. Diverse sono state le telefonata i vigili del fuoco.
L'origine dolosa
"Sul posto c’erano alcune persone, soprattutto braccianti agricoli, i quali con secchi d’acqua stavano cercando di domare il rogo", raccontano dal sede del consorzio. "Alla vista del personale del Consorzio, questi sono scappati via. Nel giro di poco, si è scoperta l’origine del rogo: alcuni contenitori e bottiglie di plastica verosimilmente dati alle fiamme. "L’ipotesi è che le persone fuggite al sopraggiungere del personale dell’ente gestore stessero distruggendo rifiuti in plastica con l’impiego del fuoco e che questo si sia propagato fino a sfuggir loro di mano".
Si attende la stima dei danni subiti. Il presidente del Consorzio, Mario Tafaro ha dichiarato: “Gli autori di questo incendio, volontari o involontari che siano, non si rendono conto che con le proprie azioni hanno distrutto parte della propria ricchezza, andando a minare il patrimonio naturalistico di Torre Guaceto. La follia umana non ha limiti”. L'ultimo incendio di vaste proporzioni divampò l'estate dello scorso anno.