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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Muffa nelle orecchiette: mensa scolastica di nuovo al centro di un caso

Il servizio di mensa scolastica del Comune di Brindisi nuovamente al centro di un caso, dopo quello dei frammenti di millepiedi trovati in un piatto qualche settimana fa. Oggi, nel refettorio della scuola primaria Livio Tempesta di via Carlo Pisacane, alla Commenda, sono state scoperte tracce sospette in un piatto di orecchiette

BRINDISI - Il servizio di mensa scolastica del Comune di Brindisi nuovamente al centro di un caso, dopo quello dei frammenti di millepiedi trovati in un piatto qualche settimana fa. Oggi, nel refettorio della scuola primaria Livio Tempesta di via Carlo Pisacane, alla Commenda, sono state scoperte tracce sospette in un piatto di orecchiette servite ai bambini, che potrebbero essere di muffa alimentare. Lo ha confermato lo stesso assessore comunale all'Istruzione, Maria Greco, giunta sul posto per constatare subito la situazione, e in attesa dell'arrivo dei carabinieri.

Madri favanti alla Livio Tempesta in attesa degli accertamenti-2

Il plesso è stato raggiunto anche dalla dirigente scolastica Angela Citiolo, mentre fuori dalla scuola stazionavano alcune mamme del comitato mensa scolastica. Ai genitori, in attesa che gli accertamenti vengano conclusi, è stato comunicato ufficialmente che domani i bambini potranno consumare, in alternativa al pasto fornito dal Comune, uno snak portato da casa. 

carabinieri e Asl alla Livio Tempesta-2

La sostanza verde nelle orecchiette, qualificata al momento come muffa, è stata individuata nel piatto di una bambina che consuma i pasti in bianco, mentre gli altri alunni della Livio Tempesta hanno mangiato il primo piatto senza rendersi conto se le orecchiette presentassero un aspetto insolito. Le insegnanti presenti hanno subito avvertito la dirigente scolastica, e la notizia è stata comunicata anche al Comune.

Carabinieri alla Livio Tempesta-2

I pasti per le scuole a tempo pieno di Brindisi vengono preparati nel centro di cottura di via Sele al Perrino dalla società Markas, che era stato ispezionato senza rilevi di particolare importanza dal Nas, quando è scoppiato nelle scorse settimane il caso del millepiedi in un piatto di un alunno della scuola primaria Don Milani dell'Istituto comprensivo Santa Chiara (la Livio Tempesta fa parte dell'Istituto comprensivo Centro). Il piatto con le tracce sospette di muffa è stato sottoposto a sequestro dai carabinieri della compagnia di Brindisi. Sul posto anche il servizio di igiene alimentare della Asl.

I carabinieri alla Livio Tempesta-2-2

Alla Livio Tempesta di via Pisacane, alle spalle di piazza Santa Maria Ausiliatrice, si trovano nove classi di 21 alunni ciascuna. Irritazione e preoccupazione tra i genitori, poichè la maggior parte dei bambini ha consumato inconsapevolmente le orecchiette al sugo, quindi resta il sospetto che anche quelle fossero contaminate da muffe. Controlli dei carabinieri e della Asl anche presso il centro di cottura, alla ricerca della partita di orecchiette sospetta.

Secondo quanto ha riferito successivamente l'assessore Greco la muffa è stata trovata su una singola orecchietta e verrà analizzata tutta la campionatura dall'Asl. Al momento non ci sono gli estremi per sospendere il servizio mensa. Domani la stessa assessora e la sindaca effettueranno un sopralluogo presso il centro cottura al rione Perrino. "La prima ispezione degli esperti non ha determinato l’esistenza di rischi igienico-sanitari e ha evidenziato che le tracce di muffa non sarebbero ascrivibili direttamente all’impasto delle orecchiette", dice una nota del Comune. “Attendiamo l’esito delle analisi sui campioni acquisiti e se dovessimo riscontrare responsabilità di quasi genere sull’accaduto non esisteremo ad assumere i dovuti provvedimenti”, ha detto la sindaca Angela Carluccio.

Al momento risulta revocata, fa sapere l'assessore Maria Greco, la possibilità per i bambini di portare domani uno snack da casa in attesa dell'esito degli accertamenti che saranno effettuati dalla Asl, che ha prelevato la partita di orecchiette. Riguardo la posizione dell'azienda Markas sulla vicenda, abbiamo provato più volte a raccogliere le dichiarazioni della responsabile del servizio a Brindisi, ma senza ricevere per ora alcun riscontro. 

Articolo aggiornato alle ore 21.50                       

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