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Cronaca Oria

Traffico di stupefacenti a Oria, il Riesame scarcera un indagato

Un 42enne lascia il carcere di Lecce per decorrenza dei termini: il suo legale ha puntato sul principio di divieto della contestazione a catena

ORIA - Era finito in carcere dopo il blitz del 22 gennaio scorso, dopo l'ordinanza del gip del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine, ieri (lunedì 21 febbraio 2022) è stato scarcerato dal Riesame per decorrenza dei termini. La scarcerazione è dovuta al principio di divieto della contestazione a catena. Lascia così il carcere di Lecce Pierluigi Chionna, 42enne originario di Francavilla Fontana ma residente a Oria, difeso dall'avvocato Michele Fino.

Eppure non è passato molto dall'arresto di Chionna, circa un mese. Ma i termini sono decorsi da un primo arresto, quello risalente all'11 giugno 2020. Era l'operazione "Beached" della guardia di finanza e della Direzione distrettuale antimafia di Lecce. All'epoca 13 persone finiro ai domiciliari per un presunto traffico di droga, perlopiù marijuana e cocaina, sulla rotta balcanica. Tra queste c'era anche Pierluigi Chionna. 

Poi, come detto, il 22 gennaio scorso è scattata una seconda operazione, sempre condotta dalla guardia di finanza e dalla Dda. Si parla anche in questo caso di droga, questa volta eroina e cocaina, che dall'Olanda e dalla Turchia transitava, attraverso autobus e camion, a Oria per poi venire smistata in tutta la Puglia e in provincia di Reggio Calabria. Tra i 45 soggetti coinvolti nelle indagini c'è anche in questo caso Chionna, condotto in carcere.

La tesi dell'avvocato Fino si è basata sul principio di divieto della contestazione a catena. Se vengono emesse più misure, più ordinanze, che limitano la libertà e che si basino sugli stessi fatti benché diversamente circostanziati o qualificati, o per fatti diversi ma correlati tra loro, i termini decorrono dalla prima ordinanza emessa, in questo caso da quella del 2020. E così Pierluigi Chionna ha potuto lasciare il carcere di Lecce. Ora si trova ai domiciliari.

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