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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Traffico di stupefacenti, quasi tutti gli indagati non rispondono al gip

Si sono tenuti il 24 gennaio gli interrogatori di garanzia, dopo gli arresti della guardia di finanza. Molti dei brindisini coinvolti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Un oritano è irreperibile

Molti dei brindisini coinvolti nell'indagine della guardia di finanza su un traffico internazionale di stupefacenti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori di garanzia sono stati tenuti ieri, lunedì 24 gennaio 2022, dal gip del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine. L'indagine che è sfociata nel blitz del 22 gennaio scorso aveva individuato il territorio brindisino quale base logistica di un ingente traffico di sostanze stupefacenti, perlopiù cocaina ed eroina. Il pm della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Giovanna Cannarile, ha coordinato l'inchiesta e richiesto le misure cautelari, che sono poi state erogate dal gip leccese.

Andando ad analizzare la posizione dei brindisini coinvolti - su 23 arrestati - si può notare come molti abbiano preferito rimanere in silenzio davanti al gip. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 30enne oritano Salvatore Schiavone, difeso dall'avvocato Dario Budano. Allo stesso modo, Pierluigi Chionna (42enne originario di Francavilla Fontana ma residente a Oria), Concetta Di Summa (52enne di Oria) e Giuseppe Argentiero (58enne di Oria), difesi tutti dall'avvocato Michele Fino, non hanno risposto alle domande. Stessa strategia adottata dal 46enne di oria Roberto Mazzuti, difeso dall'avvocato Pasquale Annicchiarico. Costoro si trovano detenuti in carcere. 

Si trova agli arresti domiciliari, invece, il 69enne oritano Ugo Conte Matarrelli, difeso dall'avvocato Raffaele Pesce. Anche lui in silenzio. Ha risposto, invece, uno degli arrestati condotti in carcere, il 31enne brindisino Marco Sirena, difeso dall'avvocato Giuseppe Guastella. Ha negato ogni addebito. Anche un altro indagato, che si trova ai domiciliari, ha risposto al gip: si tratta del 33enne francavillese Maurizio Parisi, difeso dall'avvocato Ladislao Massari. Mercoledì 26 gennaio sarà il turno di Giovanni Donatiello (60 anni, di Mesagne), detenuto presso il carcere di Rovigo. E' difeso dagli avvocati Dario Budano e Marcello Falcone. E' al momento irreperibile, invece, un altro indagato: si tratta del 44enne oritano Fabrizio Russo.

I reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti dei 45 soggetti coinvolti nelle indagini sono quelli di: traffico internazionale di stupefacenti, estorsione aggravata da metodo mafioso, detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni e armi da guerra, danneggiamento, violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e autoriciclaggio. La droga è al centro dell'inchiesta, droga che dall'Olanda e dalla Turchia transitava, attraverso autobus e camion, a Oria per poi venire smistata in tutta la Puglia e in provincia di Reggio Calabria. Naturalmente, l'ingente giro di stupefacente avrebbe allertato un esponente locale della Sacra Corona Unita, una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, Giovanni Donatiello.

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