Tragedia dopo rave party, chiesta archiviazione per i tre indagati
Morì una 21enne. Un giovane di Ceglie accusato di spaccio di droga e morte come conseguenza di altro reato
CEGLIE MESSAPICA – Non hanno portato ad alcuna svolta le indagini sulla morte di una ragazza di 21 anni, avvenuta dopo un rave party nel Salento. Nessun profilo di responsabilità per i tre indagati: la Procura ha chiesto l’archiviazione della posizione dei giovani, uno dei quali di Ceglie Messapica, inizialmente finiti sotto inchiesta per spaccio di droga e morte come conseguenza di altro reato.
L’inchiesta
Il giovane della provincia di Brindisi venne iscritto sul registro degli indagati assieme a due ragazzi residenti nel Leccese, uno a Castrignano dei Greci e l’altro a Minervino. A conclusione del periodo di indagine, il pubblico ministero titolare del fascicolo, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, di disporre l’archiviazione delle posizioni per tutti e tre, non essendo possibile sostenere l’accusa al dibattimento.
La tragedia
La tragedia avvenne cinque anni fa, nel mese di ottobre 2013. A perdere la vita fu una ragazza di 21 anni appena, nata a Cerfignano, una frazione di Santa Cesarea Terme: accusò un malore durante il rave party, venne soccorsa dal personale del 118, portata in ospedale, al Fazzi, e ricoverata nel reparto di Rianimazione. Quattro giorni dopo, il decesso.
L’autopsia disposta dal pm mise in evidenza che a causare il decesso fu l’assunzione di un cocktail di sostanze stupefacenti e di alcool. Il magistrato inquirente dispose, inoltre, il sequestro del telefonino cellulare in uso alla ragazza per ricostruire gli ultimi contatti, tra telefonate e messaggi, in aggiunta all’ascolto di alcuni amici della giovane.
Il gip
L’ultima parola, su questa inchiesta, spetta al gip del Tribunale salentino, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta depositata dal sostituto procuratore, dopo la proroga.