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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Tragedia Norman Atlantic, medaglia al valore per un altro militare di Brindisi

"Un bacio al volo, devo andare, festeggiamo il compleanno quando torno": 16 ore tra le fiamme del traghetto Norman Atlantic la notte del 28 dicembre 2014 e oggi lo Stato italiano ringrazia Cosimo Saponaro, 42 anni, brindisino, primo maresciallo della Marina Militare, per aver coordinato sulla nave le operazioni di salvataggio in condizioni proibitive

BRINDISI – “Un bacio al volo, devo andare, festeggiamo il compleanno quando torno”: 16 ore tra le fiamme del traghetto Norman Atlantic la notte del 28 dicembre 2014 e oggi lo Stato italiano ringrazia Cosimo Saponaro, 42 anni, brindisino, primo maresciallo della Marina Militare, per aver coordinato sulla nave le operazioni di salvataggio in condizioni proibitive, dimostrando un “coraggio ammirevole e una forte dedizione al lavoro”.
E’ un grazie che arriva con decreto presidenziale con il riconoscimento della “medaglia di bronzo al valore di Marina” per il lavoro svolto a bordo della motonave, raggiunta in elicottero, dopo aver ricevuto una telefonata dal comandante della Nave San Giorgio. 

Il tempo di salutare la moglie e i tre figli e di raggiungere l’imbarcazione nel canale d’Otranto: il maresciallo si è calato e tra le lingue di fuoco e il fumo si è fatto largo per raggiungere i passeggeri e i componenti dell’equipaggio a bordo, all’improvviso piombati nell’incubo di una gabbia incandescente che per dieci persone è diventata una bara. 

Rischiavano di non tornare più casa, dopo essere salpati da Igoumenitsa, in Grecia. Se non fosse stato per i soccorritori, la storia del traghetto cosimo saponaro al centro della foto-2-2Norman Atlantic sarebbe stata diversa, avrebbe avuto un altro epilogo. Invece sono arrivati loro, gli uomini della Marina Militare, scesi dal cielo scuro a tendere le braccia verso chi chiedeva aiuto con gli occhi sbarrati. 

Per lo Stato italiano sono orgoglio nazionale. E orgoglio di questa terra, è il primo maresciallo Cosimo Saponaro, figlio di Brindisi, città in cui è nato e cresciuto, in cui ha studiato scegliendo di frequentare l’istituto tecnico nautico Carnaro, spinto da quella passione per il mare respirata da bambino a cui si è aggiunta la curiosità per il volo e in cui ha trovato l’amore mettendo su famiglia.

Moglie e i figli la notte a cavallo tra il 28 e il 29 dicembre dello scorso anno, stavano preparando una sorpresa per il suo compleanno: 42 candeline da spegnere in famiglia, ma è arrivata la chiamata che Saponaro non potrà dimenticare. Il tempo di dire ‘arrivo’ ed è iniziato il lavoro per organizzare e coordinare le operazioni di soccorso in mezzo al mare, in condizioni difficili, proibitive si legge nel decreto firmato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

Il “sottufficiale  operatore  di  volo,   veniva chiamato a operare a seguito di una richiesta di soccorso proveniente dalla motonave italiana "Norman Atlantic", coinvolta da  un  violento incendio a bordo e alla deriva nel Canale  d'Otranto.  Nonostante  le proibitive condizioni meteorologiche e marine e  il  denso  fumo  che avvolgeva l'imbarcazione, non esitava  a  farsi  rilasciare  a  bordo della motonave da un elicottero e, animato da ammirevole coraggio, vi permaneva per tutta la durata dell'operazione di  salvataggio”.

Sedici ore senza mai fermarsi per imbragare uno ad uno i passeggeri nel più breve tempo possibile e permettere al verricello dell’elicottero di prenderli in consegna e portarli in salvo mentre la colonna di fumo si alzava e l’odore acre dell’incendio impregnava la pelle. Sedici ore senza avere contatti con famiglia, rimasta a corto di notizie, piombata nel silenzio sino a quando dalla tv moglie e figli hanno saputo dell’incendio e dell’arrivo della Marina Militare. “E’ lì”, hanno detto con il cuore che batteva forte in petto e il fiato diventato all’improvviso corto per la paura perché il traghetto era diventato un gigante che fumava in mezzo la mare.

Cosimo Saponaro non ha perso la lucidità, il suo – si legge nel decreto – è stato “un contributo decisivo al felice esito dell'evento” perché il brindisino è riuscito a garantire  “un efficace coordinamento dei soccorsi”. In tal modo ha dimostrato “non comuni capacità professionali, eccellenti doti  umane  ed  encomiabile  dedizione  al servizio” e ha dato “lustro all'Aviazione navale, alla Marina militare e al
Paese”. 

A lui, l’Italia dice grazie con una medaglia che racconterà l’impegno, la passione, il sangue freddo, la prodezza di quella notte. Che né il maresciallo, né la sua famiglia dimenticheranno. Mai.

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