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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Trasferimento mercato: Zizzi querela D'Amore

BRINDISI – Non capita tutti i giorni che un funzionario comunale quereli chi critica il suo operato, ma evidentemente il dirigente del settore Attività produttive del Comune di Brindisi, Nicola Zizzi, ritiene che il presidente di Confesercenti, Toni D’Amore, abbia passato il segno.

BRINDISI – Non capita tutti i giorni che un funzionario comunale quereli chi critica il suo operato, ma evidentemente il dirigente del settore Attività produttive del Comune di Brindisi, Nicola Zizzi, ritiene che il presidente di Confesercenti, Toni D’Amore, abbia passato il segno. E dato che le accuse mosse da D’Amore si riferiscono agli atti adottati ed entrano nel merito dei comportamenti svolti d’ufficio da Zizzi, il reato a base della querela è quello di diffamazione a mezzo stampa a corpo amministrativo, secondo quanto previsto dai comma 3 e 4 dell’articolo 595 del codice penale.

La faccenda è collegata alle disposizioni contenute nell’atto del 20 gennaio ultimo scorso, “Avviso pubblico per la concessione dei locali comunali siti all’interno dei capannoni ex Inapli” , vale a dire l’assegnazione di otto box ad altrettanti esercenti del mercato di quartiere di via Santa Maria Ausiliatrice, di cui è stato disposto il trasferimento nella nuova struttura coperta. Il Comune di Brindisi non prevede che si trasferiscano al seguito del mercato anche bar, macelleria, pescheria e alimentari che di fatto registrano le loro principali entrate dalla presenza mattutina di ambulanti e acquirenti. D’Amore quindi parte da questa mancata previsione di una riserva di posti per tali attività nell’Ex Inapli.

La tesi del settore Attività produttive è invece che nella nuova struttura coperta ci debbano andare gli ambulanti a posto fisso del mercato, ai quali appunti sono destinati sia gli otto box che i banchi di vendita (che saranno assegnati con separata procedura). Decisione, rileva Zizzi nell’atto di querela, vagliata nella preposta commissione consiliare il 3 ed il 28 ottobre, e munita dell’atto di indirizzo favorevole dell’assessore al ramo, datato sempre 28 ottobre 2013. Quindi l’affermazione di D’Amore che “…oggi scopriamo essere artatamente stata tenuta all’oscuro dei singoli passaggi amministrativi posti in essere da alcuni settori di questa amministrazione…”, è infondata e falsa, sottolinea il funzionario.

Ma non è tutta in questa frase quella che Nicola Zizzi considera una diffamazione a mezzo stampa. Nell’articolo comparso il 26 gennaio sull’edizione brindisina del Nuovo Quotidiano di Puglia, senza firma, e intitolato ““Penalizzante il bando per il mercato coperto – Confesercenti minaccia azioni legali contro il Comune sul caso del trasloco degli ambulanti negli ex capannoni Inapli”, appaiono tra virgolette frasi attribuite a Toni D’Amore, quali “….in taluni uffici del Comune di Brindisi la confusione e l’approssimazione la fanno da padroni….”, “…azioni che, sicuramente contrarie al buon senso, potrebbero essere anche contrarie alle normative vigente”, oltre quella già citata in cui si afferma che l’atto sarebbe stato artatamente sottratto al vaglio dell’amministrazione comunale.

Nella querela, Zizzi fa una considerazione finale: “In un periodo storico come l’attuale, in cui l’opinione pubblica è diffidente e sfiduciata, spesso purtroppo a ragione, verso coloro che ricoprono cariche pubbliche, politiche o burocratiche, il tenore complessivo delle affermazioni rese pubbliche a mezzo stampa dal sig. D’Amore, in quanto direttamente riferibili alla persona del sottoscritto, costituiscono un vulnus grave ed ingiusto, per il quale viene richiesto l’intervento di codesta Procura della Repubblica”.

 

 

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