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Cronaca

Tre centrali, ma strade al buio

BRINDISI – Il colmo dei colmi? In una città che produce energia per gran parte del Paese (circa il 17% del fabbisogno nazionale ndr), alcune zone e quartieri popolosi sono quasi nella totale oscurità, come accade nell'area che circonda il nuovo Parco Di Giulio. “Basta con questa barbarie, reclamiamo il nostro diritto di cittadini ad avere strade illuminate e soprattutto sicure”.

BRINDISI – Il colmo dei colmi? In una città che produce energia per gran parte del Paese (circa il 17% del fabbisogno nazionale ndr), alcune zone e quartieri popolosi sono quasi nella totale oscurità, come accade nell'area che circonda il nuovo Parco Di Giulio. “Basta con questa barbarie, reclamiamo il nostro diritto di cittadini ad avere strade illuminate e soprattutto sicure”.

Parole di Giovanni Vonghia, alla testa del corteo organizzato da Rinascita Civica Brindisina, partito intorno alle 18.30 da via Salvemini, angolo via Fratelli Cervi. Pensionati, casalinghe, bambini, residenti della zona, giovani, tra loro anche gli attivisti di Brindisi Bene Comune ed il candidato sindaco Riccardo Rossi. Una fiaccolata simbolica di cittadini per illuminare le strade buie attorno alla struttura inaugurata qualche mese fa, nel buio che stride di fronte all'immobilismo che lascia spazio all'insicurezza di una comunità.

“Si tratta di un paradosso che riteniamo inaccettabile per la nostra comunità – dicono - che già patisce inquinamento, crisi economica e disoccupazione. Sebbene varie segnalazioni si susseguano da mesi alle autorità competenti, non solo non si provvede a sistemare l'illuminazione laddove manca (via Salvemini), non si riesce neppure a ripristinare il funzionamento di lampioni spenti da tempo immemore, come quelli tra via Giuseppe Di Vittorio e via Achille Grandi, in corrispondenza dell'Istituto Palumbo”.

“Tutta la zona che circonda il parco Di Giulio è nella penombra, illuminata solo dalle fioche lampade sistemate lungo i vialetti del parco, con tutti i rischi del caso in termini di sicurezza per i cittadini che circolano per strada.  Crediamo sia giunto il momento di alzare la testa per reclamare quel minimo di decoro e di vivibilità urbana.

Mentre il corteo si appresta a partire un signore anziano si avvicina al cronista e spiega anche che nel buio della sera vanno in onda scempi di autovetture. Vetri fracassati nell'oscurità a colpi di pietra. Danni seri soprattutto in questi tempi di magra. Ma c'è un altro fenomeno parallelo che avviene dove i confini del parco incontrano via Fratelli Cervi, quello della creazione di una vera e propria discarica a cielo aperto a due passi dei condomini, all'ombra degli alberi e coperti dall'oscurità sguazzano i soliti incivili.

E così per una sera le strade della vergogna le hanno illuminate qualche centinaio di cittadini scendendo in strada e riscoprendo il  ruolo di cittadini attivi e propositivi, qualcuno spinge anche dei passeggini. E' una manifestazione senza età e senza confini di cittadinanza, perchè la città è di tutti, dei bambini in primo luogo.

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