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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

Tre cugini perdono la vita sull'asfalto: un'intera comunità nello sgomento

La comunità rumena di San Michele Salentino è sconvolta dalla tragedia verificatasi questo pomeriggio sulla strada provinciale che collega San Vito dei Normanni a Mesagne. Tre giovani hanno perso la vita nel groviglio di lamiere di una Fiat Brava finita nelle campagne dopo essere stata trafitta da un guardrail ed essersi scontrata con un albero d'ulivo

SAN VITO DEI NORMANNI – La comunità rumena di San Michele Salentino è sconvolta dalla tragedia verificatasi questo pomeriggio sulla strada provinciale che  collega San Vito dei Normanni a Mesagne (Video). Tre giovani hanno perso la vita nel groviglio di lamiere di una Fiat Brava finita nelle campagne dopo essere stata trafitta da un guardrail ed essersi scontrata con un albero d’ulivo. Il conducente, Amil Burduja, aveva 27 anni. Lavorava in un’azienda agricola della zona. Insieme a lui viaggiavano due cugine: Gabriela Rascol, 15 anni, e Alexandra Rascol, 13 anni.

Una di loro era arrivata a San Michele Salentino, dove già si era insediata una parte della sua famiglia, pochi giorni fa. I corpi delle vittime erano straziati, irriconoscibili. Le prime persone accorse sul luogo dell’incidente si sono imbattute in uno scenario terribile. “Mio zio – racconta un ragazzo che lavora in una pista per go-cart situata a poche decine di metri dal punto in cui la macchina è uscita fuori strada – non mi ha fatto avvicinare. Quello Il guardrail piegato dall'impatto-2che ha visto lo ha sconvolto. Era sotto shock”.

Da quanto appreso, la Brava procedeva verso Mesagne. A circa cinque chilometri dal centro abitato di San Vito, in un tratto di carreggiata rettilineo con visibilità ottima, il 27enne, per cause da chiarire, non è stato più in grado di governare l’auto. I segni rinvenuti sull’asfalto testimoniano un disperato tentativo di frenata prima della micidiale collisione con il guardrail, seguita dall’impatto con un olivo. Diverse parti della carrozzeria sono state proiettate nel raggio di una ventina metri. Uno dei ragazzi, a quanto pare, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo.

“Quando mio zio è arrivato sul posto – dichiara ancora il giovane che lavora nella pista per go-cart – il ragazzo e una ragazza erano già morti. L’altra respirava ancora. Ma dopo un po’, anche lei è morta”. Il personale del 118 ha dovuto chiedere l’ausilio dei vigili del fuoco per estrarre i cadaveri dalla macchina accartocciata e recuperare i resti sparsi sul terreno. Le operazioni sono andate avanti per più di un’ora. I I segni di freata sull'asfalto-3carabinieri del Norm della locale compagnia, supportati dai vigili urbani di San Vito dei Normanni, hanno chiuso la strada al traffico per più di tre ore.

Non è stato semplice identificare le vittime. I documenti di identità sono stati recuperati dopo lunghe ricerche. Uno dei telefoni cellulari rinvenuti era sprovvisto di Sim card. Gli effetti personali degli stranieri erano disseminati nelle campagne: un maglioncino era rimasto appeso allo spigolo del guard-rail; la foto di una persona anziana, presumibilmente un parente dei tre, si trovava a pochi passi da un frammento di paraurti.

In quell’uliveto si sono spezzate tre vite nel fiore degli anni. Famigliari e amici, dopo aver appreso la notizia dalle forze dell’ordine, sono sprofondati in un dolore lacerante. Le spoglie si trovano adesso nell’obitorio del cimitero di San Vito dei Normanni. Nei prossimi giorni, una volta espletate le pratiche del caso, torneranno in Romania. Ma per la comunità rumena di San Michele, nulla sarà più come prima. 

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