Tributi: chiesti ad Agusta 500mila euro
BRINDISI - Notificato ad AgustaWestland un accertamento per tributi che, secondo le verifiche dell’amministrazione comunale, non sarebbero stati versati dall’azienda del settore aeronautico. Il conto è di 500mila euro.
BRINDISI - Il Comune batte cassa e chiede il conto anche ad AgustaWestland per i tributi non versati negli anni scorsi. Dopo Enel e diversi altri importanti gruppi con sede a Brindisi, anche la nota azienda aeronautica, stando ai conteggi fatti a palazzo di città dovrà pagare 500mila euro di ?arretrati?, mentre la società energetica il conto era pari a 23 milioni di euro.
La lotta all?evasione tributaria o la caccia all?errore nella determinazione del dovuto, a voler essere buoni, è stata avviata dall?assessore al Bilancio, Carmela Lo Martire, ormai qualche mese fa e ha già prodotto buoni frutti, tanto da consentire all?ente municipale brindisino di chiudere senza rischiare la stabilità.
L?obiettivo è pagare tutti, pagare meno. Nel mirino degli accertamenti ci sono in particolare i grandi insediamenti industriali. ?Tale principio ? si legge in una nota del Comune - si sta attuando attraverso un controllo sistematico di tutte le posizioni tributarie presenti sul territorio e sta consentendo alla città di Brindisi di recuperare risorse importanti per garantire i servizi essenziali ai cittadini, pur nelle molte difficoltà rivenienti dai continui e drastici tagli subiti dai bilanci locali in termini di trasferimenti di risorse dallo Stato?.
Da ultimo, quindi si apprende, è stata individuata ed accertata una difformità tributaria di AgustaWestland, pari a più di 500 mila euro. L?accertamento, che si basa su verifiche puntuali, potrà essere impugnato.
?Proseguiamo in un percorso intrapreso qualche mese fa ? afferma il sindaco Consales ? e che è finalizzato ad un altro obiettivo politico importante. Il fatto di poter recuperare altre risorse importanti consentirà, infatti, di non ridurre i servizi offerti al cittadino, ma anzi di implementarli?.