rotate-mobile
Cronaca

Truffa alle assicurazioni, in Appello chiesta l’assoluzione per 51 brindisini

Requisitoria del procuratore generale: "Nessuna associazione per delinquere". In subordine chiesta la prescrizione dei reati contestati. Angelo Balestra, carrozziere, ritenuto il presunto capo del sodalizio: condannato a sei anni e mezzo dal Tribunale

BRINDISI – “Assoluzione di tutti gli imputati perché non ci sono elementi per sostenere l’esistenza di un sodalizio a finalizzato alla commissione di truffe ai danni delle compagnie di assicurazioni con incidenti stradali falsi”.

La richiesta è stata consegnata oggi dal procuratore generale alla Corte d’Appello di Lecce, di fronte alla quale si svolge il processo di secondo grado in cui sono imputati 51 brindisini, condannati dal Tribunale -alcuni -  per appartenenza all’associazione per delinquere e -altri - per reati conseguenti, dalla truffa al falso. In primo grado la pena più alta venne inflitta ad Angelo Balestra, carrozziere, condanna a sei anni e mezzo perché ritenuto dal collegio giudicante a capo del gruppo, accusa che gli costò l’arresto nel blitz del 20 luglio 2010 assieme a sette persone. In 110 furono indagati.

Il difensore di Balestra, Daniela d’Amuri, ha appellato la sentenza “perché ingiusta e illegittima” sostenendo che non  ci fossero elementi per contestare l’associazione, né tanto meno singoli episodi riconducibili alle truffe ai danni delle compagnie di assicurazioni. Alla stessa conclusione è arrivato il rappresentante della pubblica accusa il quale, in subordine, alla richiesta di assoluzione ha invocato la prescrizione essendo trascorso del tempo. Tanto quanto basta per l’estinzione delle condotte.

In attesa della sentenza di secondo grado ci sono: Andrea Barbonetti, Giuseppina Rospi, Marco Rospi, Giovanna De Fazio, Roberto Greco, Francesco Elia e Cristian Marina difesi dall’avvocato Giuseppe Guastella; Vito Miceli difeso da Gianvito Lillo; Roberto Licastro difeso da Mauro Durante e Amilcare Tana; Maurizio Rillo, Luigi Blasi, Federica Guerra e Vincenzo D’Ignazio difesi da Cinzia Cavallo; Antonio Antico difeso da Daniela Faggiano; Luca Forunato e Marra Angela difesi da Rosalba Gatto; Archimede Guadalupi difeso da Simona Attolini; Gianluca Re difeso da Vincenzo Pennetta; Manuel Mignogna difeso da Cosimo Maci e Carlo Sariconi; Francesco Elia e Cristian Martina difesi da Francesco Cascione; Nicola Fabrizio, Alessandro Manni, Gianluca Schirinzi e Maria De Leo difesi da Angelo Di Mitri; Vittorio Olimpio difeso da Rosa Teresa Bungaro; Barbara Fusco e Domenico Gaudino difesi da Alessandro Longo.

Sono imputati anche:  Francesco Fraticelli e Anna Maria Buccarella difesi da Fabio Di Bello; Cosimo Pignataro, Antonio Ragusa e Gianluca Palma difesi da Giuseppe Lanzalone; Maria Rollo difesa da Loredana Massari; Maria De Leo, Assunta Coriglianò, Carmelo Ciullo e Stefano Ciullo difesi da Daniela d’Amuri; Rosa Paola difesa da Giampaola Gambino; Sandra Litti, Antonio Vergari e Patrizio Vergari difesi da Pantaleo Canoletta; Francesco Della Giorgia, Concetta Francioso e Massimo De Fazio difesi da Giacomo Serio; Riccardo Lodedo difeso da Cosimo Pagliara; Angelo Spagnolo difeso da Carmine Dell’Aquila e Karin Pantaleo; Rocco Andriulo difeso da Giampiero Iaia; Giuseppe De Tommaso e Antonio detto Tony Olimpio da Luca Leoci; Mauro Rametta difeso da Laura Beltrami; Giuseppe Mazza difeso da Livio Di Noi.

Parti civili sono le seguenti compagnie di assicurazione: Axa, Ugf, Allianz rappresentate in giudizio dall’avvocato Silvio Caroli; Società Cattolica e Tua avvocato Andrea Rollo; Zurich ed Ergo avvocato Immacolata Caricasulo; Vittoria assicurazioni avvocato Angelo Rosato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffa alle assicurazioni, in Appello chiesta l’assoluzione per 51 brindisini

BrindisiReport è in caricamento