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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Soldi sottratti ai propri clienti: arrestato un avvocato brindisino

Nuovi guai per il civilista Giuseppe Scuteri, già sospeso dall'Ordine e già condannato per vicende analoghe. E' indagato per truffa insieme alla madre, sottoposta a obbligo di dimora

BRINDISI – Avrebbe falsificato documenti e avrebbe dirottato sul suo conto corrente, o su quello della madre, somme di denaro sottratte ai propri clienti, convinti di aver perso delle cause civili che invece avevano avuto ben altro esito. In un caso avrebbe anche intascato una somma destinata agli eredi di un cliente defunto. Nuovi guai per l’avvocato brindisino Giuseppe Scuteri, 51 anni, già sospeso dall’Ordine degli avvocati di Brindisi e già condannato per vicende analoghe. L’uomo è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime di domiciliari emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta del pm Alfredo Manca, al culmine di un’attività investigativa condotta dai militari della guardia di finanza della compagnia di Brindisi. La madre del legale, M.C., di 75 anni, è stata invece sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora. I due sono accusati, in concorso tra di loro, di numerose truffe ai danni di clienti del professionista, per un importo totale pari a circa 70mila euro. 

Le indagini sono scaturite dalle querele sporte da alcune persone che avevano scoperto anomalie in relazione a contenziosi instaurati davanti all’autorità giudiziaria brindisina, e si sono poi successivamente sviluppate attraverso perquisizioni, acquisizioni documentali, dichiarazioni rese da persone informate sui fatti ed accertamenti bancari. Così i finanzieri, coordinati dal pm Manca, hanno avuto la possibilità di individuare con precisione i contenziosi civili in cui l’avvocato Scuteri avrebbe indebitamente sottratto denaro ai propri clienti, facendolo confluire sul proprio conto corrente o su quello della madre. In alcuni casi le vittime hanno scoperto di essere state truffate solo perché interessate direttamente dalle attività investigative, e fino a quel momento, quindi, ancora convinti “di aver perso la causa” e quindi di non aver diritto a nessun risarcimento.

L’indagato avrebbe fatto ricorso anche alla sostituzione di persone e alla falsificazione di atti e documenti per raggirare ed ingannare le ignare persone offese, con l’ovvio fine di incassare somme di denaro spettanti di diritto a persone assistite nella qualità di avvocato. Tra le condotte truffaldine riscontrate dai finanzieri spicca, tra le altre, quella in cui sono state apposte firme false su un atto transattivo e su 40 cambiali (da 1.000 euro ciascuna) appositamente predisposte personalmente dal legale, oppure quella in cui sono stati falsificati alcuni certificati demografici per occultare l’avvenuto decesso (tre anni prima) dell’avente diritto ed incassare indebitamente oltre 27.000 euro invece spettanti agli eredi del defunto.  

“É stata accertata - si legge in una nota della Procura della repubblica di Brindisi - una non comune spregiudicatezza e disinvoltura dello Scuteri, che ha agito anche nei periodi in cui il medesimo era stato già sospeso dall’esercizio della professione, a seguito di decisione del Consiglio Distrettuale di Disciplina degli avvocati, e addirittura nel periodo in cui lo stesso era stato sottoposto ad altra misura cautelare personale sempre per fatti analoghi”.

Condanne precedenti

Scuteri, come accennato, era già noto per fatti analoghi. Nell’aprile 2019 era stato infatti condannato, con sentenza definitiva, alla pena di 2 anni e 2 giorni di reclusione, per un incidente stradale falso e corruzione, al termine di un procedimento scaturito dalla cosiddetta inchiesta “Ponci”. Nell’ottobre 2019 è stato condannato dal tribunale di Brindisi per i reati di truffa, sostituzione e falsità materiale, nell’ambito di un processo in cui era coinvolta anche la madre. 

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