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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

"Truffa dello specchietto", nomade siciliano arrestato in flagrante

Continuano a rappresentare una piaga, malgrado fogli di via arresti e denunce, i nomadi specializzati nella truffa dello specchietto, appartenenti al clan dei Fiasché di Noto (Siracusa), altrimenti noti come "Caminanti"

FRANCAVILLA FONTANA – Continuano a rappresentare una piaga, malgrado fogli di via arresti e denunce, i nomadi specializzati nella truffa dello specchietto, appartenenti al clan dei Fiasché di Noto (Siracusa), altrimenti noti come “Caminanti”. Un appartenente a questa famiglia è stato arrestato nelle scorse ore dai carabinieri della stazione di Francavilla Fontana su chiamata di un cittadino, alle prese con una richiesta di risarcimento danni dopo un presunto danneggiamento all’auto del soggetto in questione.

FIASCHE' Alfio, classe 1996-2Alfio Fiasché, di 21 anni, aveva scelto con cura la vittima, una persona anziana che si presumeva non avrebbe opposto eccessiva resistenza. Le cose sono andate come al solito. L’anziano ha avvertito un tonfo su una fiancata dell’auto, e subito dopo la sua vettura è stata costretta a fermarsi dalla manovra di un altro veicolo che le ha tagliato la strada. Ne è sceso Alfio Fiasché, sostenendo che l’anziano gli aveva provocato la rottura di uno specchietto laterale, e pretendendo un risarcimento immediato di 160 euro.

Ma l’anziano, che era al corrente di questo genere di truffe, ha chiamato i carabinieri, e la pattuglia giunta sul posto ha colto in flagrante il nomade, arrestandolo per violenza privata aggravata e tentata truffa e trasferendolo al carcere di Brindisi.

Ecco cosa consigliano i carabinieri per difendersi da questo tipo di reati: “E' la truffa più vecchia del mondo, ma c'è ancora qualcuno ci casca; il raggiro più famoso per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime in tutta Italia: la dinamica delle truffe è molto simile mentre il denaro richiesto per il ‘danno’ va dalle 80 alle 160 Euro.

Tutti prima o poi possono incappare nella truffa dello specchietto, per questo è meglio prepararsi approfondendo la dinamiche del raggiro. Tutto inizia con un colpo secco sulla vostra auto, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Vi ritroverete con tutta probabilità inseguiti da un altro veicolo che cercherà di catturare la vostra attenzione in modo che vi fermiate.

Per semplice cortesia – eppur non comprendendo cosa accade – la maggior parte di noi si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell'altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza, ma è proprio in quell'esatto momento che ha inizio la messinscena.

Nella truffa dello specchietto il sedicente danneggiato vi accuserà di aver rotto uno degli specchietti retrovisori della sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrandovene lo stato (naturalmente il pezzo dell'auto è stato appositamente danneggiato in precedenza).

La richiesta di denaro per mettere a tacere la controversia sia aggira sempre tra gli 80 e i 160 Euro, una somma che la maggior parte degli automobilisti trova in tasca. I truffatori contano sulla convenienza per l'automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell'assicurazione.

Se sentite odore di truffa è sempre meglio insistere con la compilazione del modello, o, nel caso in cui il raggiro sia lampante, potete avvisare le forze dell'ordine. Nell'80% dei casi a questa avvisaglia i truffatori si dilegueranno in un battito di ciglia.

Per architettare la truffa dello specchietto, infatti, i malintenzionati possono arrecare danni alla vostra auto, attraverso il lancio di un sasso oppure un colpo di bastone sulla carrozzeria. L'intervento delle Forze dell'Ordine oltre a sventare la truffa vi consentirà di mettere a verbale il danno arrecato all'auto”.

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