rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Truffatore tenta di prosciugare conto da 58mila euro: i carabinieri lo fermano

Arrestato un campano che dopo aver falsificato la carta d'identità di un cittadino ha cercato di farsi rilasciare un duplicato del Postamat

MESAGNE – Aveva falsificato la carta d’identità di un’altra persona e con il documento contraffatto ha cercato di prosciugargli il conto. Se la frode fosse andata in porto, il 58enne Vincenzo Tammaro, di Napoli, avrebbe intascato ben 58mila euro, ma grazie all’intervento dei carabinieri del Norm della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del tenente Alberto Bruno, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato. 

In particolare, su segnalazione del personale dell’ufficio Postale di Mesagne, i carabinieri si sono recati sul posto, notando subito due soggetti che alla vista dei militari hanno cercato di allontanarsi, non riuscendo nel loro intento, poiché immediatamente fermati dagli operanti. 

Gli accertamenti hanno consentito di appurare che, uno dei soggetti, Tammaro appunto, era in possesso di una carta d’identità intestata ad altra persona, recante la sua foto, con la quale ha tentato di richiedere un duplicato della carta Postamat abbinata al conto corrente intestato al titolare del documento contraffatto, con l’evidente intento di effettuare dei prelevamenti fraudolenti. 

Nello specifico è emerso che sul conto corrente postale era depositata la somma di 58.000 euro e, pertanto, l’operazione è stata bloccata, in quanto segnalata telematicamente sospetta dall’ufficio antifrode. Sono tuttora in corso le indagini al fine di accertare il coinvolgimento della persona con cui l’arrestato si è recato presso l’ufficio postale. Il campano, condotto presso la casa circondariale di Brindisi, deve rispondere del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e tentata truffa in concorso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffatore tenta di prosciugare conto da 58mila euro: i carabinieri lo fermano

BrindisiReport è in caricamento