rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tuffo Capodanno: già 92 iscritti, uno di 77 anni

BRINDISI – Il tuffatore più anziano avrà 77 anni. I più giovani, al momento sono due, appena 7 anni. Ha toccato già quota 92 iscritti la quinta edizione del tuffo di Capodanno nella Conca di Brindisi, zona Sciaia. L’evento richiamerà brindisini di ogni età e ed estrazione sociale.

BRINDISI – Il tuffatore più anziano avrà 77 anni. I più giovani, al momento sono due, appena 7 anni. Ha toccato già quota 92 iscritti la quinta edizione del tuffo di Capodanno nella Conca di Brindisi, zona Sciaia. Organizzato da Gino Crastolla, Pino De Vincentis, Walter De Tommaso, Ercole Cavaliere, Claudio e Ivano Colaianni e Gino Camassa, quasi tutti vecchi habitué della Conca, l’evento richiamerà brindisini di ogni età e ed estrazione sociale (medici, professionisti, studenti, orafi, imprenditori, operai e disoccupati).

Fra i partecipanti vi sarà anche una famiglia al gran completo, quella del dottor De Santis: papà Andrea, mamma Marzia e il figlio Luca. Le donne sono pochine, appena 7, ma le iscrizioni saranno aperte fino a un minuto prima del tuffo. L’impronta goliardica che da sempre caratterizza questa manifestazione è accompagnata e impreziosita da importanti risvolti benefici.

Nelle ultime 3 edizioni, infatti, gli organizzatori hanno devoluto quasi 6mila euro a vari enti benefici. I proventi della quinta edizione saranno consegnati al progetto Radioterapia dell’ospedale Perrino di Brindisi. “Goliardia e beneficienza – dichiara a BrindisiReport.it, Gino Crastolla – vanno di pari passo. Quando io e i miei amici abbiamo intrapreso questa avventura, non pensavamo che il tuffo della Conca sarebbe diventato un evento così sentito e vissuto dalla cittadinanza”.

Ma come è nata l’idea di un tuffo di massa nelle acque gelide dell’1 gennaio? “Più o meno 5 anni fa – dichiara Crastolla – vidi per la prima volta questo evento. Accadde in una fredda cittadina della Costa Azzurra. Allora mi chiesi: ‘Se lo fanno qui, perché non lo possiamo fare anche a Brindisi?”. E nel 2010, Gino e i suoi amici mettono in atto i loro propositi (non una passeggiata visto che gli organizzatori, fin da ottobre, si sobbarcano il duro lavoro di ricerca degli sponsor, predisposizione dei dispositivi di sicurezza, produzione delle magliette con il logo e cura di vari altri aspetti organizzativi).

La prima edizione registrò solo 7 partecipanti; la seconda, 36; la terza, 58; la, quarta, 108. A giudicare dall’ottimo andamento delle iscrizioni, la possibilità di superare il record dello scorso anno appare piuttosto concreta. “Oltre ai tuffatori – spiega Crastolla – ci saranno centinaia di spettatori”. Il tutto avviene in un’ideale cornice di sicurezza garantita dal personale del 118, dai vigili del fuoco, presenti a terra e in mare con una moto d’acqua, e dai vigili urbani.

“Prima e dopo il tuffo – assicura Crastolla – ci saranno musica e diverse iniziative all’insegna dell’intrattenimento. Passeremo 2-3 ore in allegria e spensieratezza”. Una kermesse nata quasi per gioco, insomma, è diventata un classico delle tradizioni marinare brindisine, entrata anche nel programma ufficiale degli eventi natalizi sostenuti dal Comune di Brindisi. Ma si può dare qualche consiglio a chi, per la prima volta, si appresta a “sfidare” il mare in pieno inverno?

“Gli oli e le creme – spiega Crastolla – non servono a nulla. Ci vuole solo una buona dose di follia. E’ consigliabile non unirsi al tuffo se si è affetti da qualche malattia cronica. Meglio non mettere a rischio la propria incolumità fisica”. Gli impavidi tuffatori, ad ogni modo, sono pronti a tutto. Neanche la tramontana li fermerà. “Se il mare sarà agitato – dichiara Crastolla – ci tufferemo nello specchio d’acqua protetto dalla diga di Bocche di Puglia. Nelle prime 4 edizioni, le condizioni meteorologiche sono sempre state favorevoli. Speriamo che il tempo ci assista anche quest’anno”.

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tuffo Capodanno: già 92 iscritti, uno di 77 anni

BrindisiReport è in caricamento