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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Tutti minorenni i quattro somali: affidati a case-famiglia. Arrestati due bulgari

Si è conclusa nel pomeriggio l'attività di polizia giudiziaria successiva alla scoperta di quattro giovani somali, una ragazza e tre maschi, nell'intercapedine di un furgone appena sbarcato da una nave ro-ro proveniente dalla Grecia, nel corso di un controllo condotto da Polmare, Guardia di Finanza e Svad Dogane

BRINDISI - Si è conclusa nel pomeriggio l'attività di polizia giudiziaria successiva alla scoperta di quattro giovani somali, una ragazza e tre maschi, nell'intercapedine di un furgone appena sbarcato da una nave ro-ro proveniente dalla Grecia, nel corso di un controllo condotto da Polmare, Guardia di Finanza e Svad Dogane. I quattro migranti, ha accertato la Polizia di Frontiera, sono tutti minorenni quindi non posso essere respinti ma saranno ospitati nel nostro Paese in attesa di un eventuale ricongiungimento con parenti che vivono in Europa o di altre decisioni del magistrato di tutela, che in questo caso è quello per i minori di Lecce. I ragazzi somali sono stati affidati a due distinte strutture di accoglienza nelle province salentine su decisione dello stesso magistrato.

I giovanissimi migranti del Corno d'Africa, da dove ormai è in corso una vera e propria diaspora verso l'Europa a causa della guerra tra bande in Somalia e delle condizioni di vita imposte dal regime totalitario in Eritrea (entrambe ex colonie italiane, non va dimenticato), hanno raccontato agli investigatori di aver pagato 2000 euro a testa all'organizzazione che ha organizzato il loro passaggio in Europa. Non è chiaro se la cifra include anche il viaggio dalla Somalia sino alla frontiera greca.

Sono stati invece arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina i due bulgari che erano nella cabina di guida del furgone attrezzato per fare superare i controlli agli immigrati. Manette quindi non solo per l'autista, il 44enne Costantin Rachev, ma anche per la donna che lo accompagnava in questa missione (i due non hanno residenza in Italia), Penka Kcrastova di 38 anni, trasferiti in carcere su decisione del pm di turno alla procura di Brindisi. Non è ben chiara quale fosse la destinazione finale del furgone, e non è stato possibile accertare se i due bulgari avessero un contatto dell'organizzazione appena fuori dal varco doganale di Costa Morena Ovest.

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