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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Fasano

Uccise la compagna con un manubrio da palestra, condannato funzionario di banca

Trenta anni a Francesco Carrieri, originario di Fasano per l’omicidio della prof Michela Di Pompeo

Capace di intendere e volere e condannato per aver ucciso la sua compagna nel sonno, usando un manubrio da palestra: 30 anni di reclusione sono stati inflitti a Francesco Carrieri, 56 anni, originario di Fasano, funzionario di banca, unico imputato per l’omicidio della professoressa Michela Di Pompeo, 46, avvenuto in un appartamento del centro di Roma, il primo maggio 2017.

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La sentenza

La sentenza è stata pronunciata a conclusione del processo con rito abbreviato celebrato davanti al gup del Tribunale di Roma, Elvira Tamburelli. Il giudice ha aderito alla richiesta del pubblico ministero, disponendo il sequestro di conti correnti e depositi così come del trattamento di fine rapporto spettante a Carrieri, dirigente della banca popolare di Novara, in previsione della quantificazione del danno da risarcire ai familiari della donna che si sono costituiti parte civile.

 La perizia psichiatrica

La giustizia, per ora ferma al primo grado, è arrivata dopo la perizia disposta dal gup per accertare la capacità di intendere e volere del funzionario di banca, affidata a Gianluca Somma, psichiatra dell'università di Tor Vergata e del policlinico militare.

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Il movente

Secondo l’accusa, Carrieri, laureato in Economia e Commercio a Bari,  ha ucciso per gelosia, dopo aver letto un messaggio sul telefono cellulare della donna, docente di italiano della Deutsche Schule Rom. L’ha colpita più volte mentre dormiva, in camera da letto, un appartamento in via del Baduino, con un manubrio da palestra. Confessò subito dopo essere stato arrestato, davanti al pubblico ministero Pantaleo Polifeno.

La famiglia e gli studenti della prof

"Non c'è gioia per questa sentenza: abbiamo la consapevolezza che però è stata fatta giustizia", ha commentato il fratello della vittima, Luca Di Pompeo, subito dopo la lettura del dispositivo. Aveva 46 anni la prof, era originaria di Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. Gli studenti subito dopo la notizia dell’omicidi lasciarono un mazzo di fiori con due biglietti sulle scale del palazzo: Ciao prof, ti vogliamo bene. E: “Per una donna che muore, un uomo in galera per sempre. Ergastolo. Senza se, senza ma, senza sconti”. Con la scelta del rito abbreviato, strada processuale che riconosce una riduzione di un terzo della pena, Carrieri è stato condannato a trent’anni di carcere.


 

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