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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio in campagna: si è costituito il secondo uomo

ORIA – Dopo quattro giorni di ricerche, si è costituito il 30enne Francesco Carbone, accusato di aver ucciso assieme al padre Michele l’agricoltore Mario Nania, a seguito di una lite per i troppi rumori in campagna.

ORIA – Dopo quattro giorni di ricerche, si è costituito il 30enne Francesco Carbone, accusato di aver ucciso assieme al padre Michele l’agricoltore Mario Nania, a seguito di una lite per i troppi rumori in campagna.  La tragedia era avvenuta venerdì scorso in contrada Pasquini, a pochi metri dal centro di Oria. Mario Nania e Michele Carbone erano vicini di fondo, e il primo si era recato in campagna assieme ad altre tre persone per iniziare i lavori di potatura degli alberi di olivo.

Un’attività eseguita però con attrezzature agricole evidentemente troppo rumorose per Carbone, che sin dal primo momento si sarebbe presentato nel terreno di Nania per invitarlo a smettere e a porre fine a quel baccano, che gli rendeva impossibile anche solo schiacciare un pisolino. Ma le richieste di Carbone sono rimaste inascoltate, fino a quando tra i due la discussione si è fatta sempre più forte e violenta. Sarebbero partiti cazzotti – stando alla versione successivamente rilasciata da Carbone agli inquirenti – sarebbe stato proprio Nania ad iniziare, colpendo l’altro al costato.

E Carbone, sempre a suo dire, avrebbe agito per legittima difesa.Ma a quel punto, sarebbe intervenuto in sostegno del padre anche Francesco Carbone. Quest’ultimo avrebbe ripetutamente infierito su Nania con calci e pugni, e ad uccidere il pensionato sarebbe stato anche un colpo di bastone infertogli durante la colluttazione.

Tardivo è stato l’intervento degli operai, giunti sul luogo della lite per separare i tre. Nania è stato trasportato presso l’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana, e successivamente – in condizioni sempre più gravi – al “Perrino” di Brindisi. Ma è spirato alla mezzanotte di venerdì.

Michele Carbone è stato arrestato subito, mentre il figlio si era dato alla macchia per quattro giorni. Ieri il giovane si è costituito, e nei suoi confronti è immediatamente scattato l’ordine di carcerazione emesso dal gip del Tribunale di Brindisi su richiesta del pubblico ministero Milto De Nozza. Per i due Carbone, l’accusa è di concorso in omicidio aggravato.

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