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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

L'Uds torna in piazza: decine di studenti in lotta per "una scuola gratuita"

"La scuola non si paga e non si vende". Questo il motto con cui decine e decine di studenti, questa mattina, venerdì 10 ottobre, sono scesi in piazza per protestare contro il piano scuola del governo Renzi. Il corteo, organizzato e promosso dall'Uds di Brindisi, è partito dalla biblioteca provinciale, è passato dall'Ufficio Scolastico Provinciale, dalla sede dell'Enel fino ad arrivare sotto il Comune

BRINDISI - “La scuola non si paga e non si vende”. Questo il motto con cui decine e decine di studenti, questa mattina, venerdì 10 ottobre, sono scesi in piazza per protestare contro il piano scuola del governo Renzi. Il corteo, organizzato e promosso dall’Uds (Unione degli Studenti) di Brindisi, sotto la guida di Giulio Gazzaneo, è partito alle ore 9 dalla biblioteca provinciale, è passato dall’Ufficio Scolastico Provinciale, dalla sede dell’Enel fino ad arrivare in centro, in piazza Matteotti sotto il Comune di Brindisi. (video)

Gli studenti si sono ritrovati insieme, così come è accaduto in altre città d’Italia, per difendere il loro diritto allo studio, per una scuola che sia migliore, di qualità e gratuita e accessibile a tutti. Lo scopo di questa prima mobilitazione studentesca dell’anno è stato quello di denunciare una serie di problematiche come l’edilizia, i trasporti, il contributo scolastico e i libri di testo: va aggiunto che proprio sulla base di tali questioni è stato scelto il  percorso che il corteo ha svolto. Gli studenti, infatti, dopo la partenza avvenuta sul piazzale della biblioteca provinciale, si sono diretti verso l’Ufficio Scolastico Provinciale, dove sul cancello  era affisso uno striscione con  su scritto “Piazza dopo piazza per un’altra idea di scuola”, una scuola, a detta dell’Uds, che metta al centro le esigenze degli studenti affinchè abbiano più voce in capitolo, invece, di rafforzare maggiormente il ruolo dei dirigenti scolastici.

Sempre più decisi i ragazzi, a passo veloce, hanno raggiunto la sede dell’Enel, dove a gran voce e per difendere “una scuola che non sia schiava di interessi privati” hanno manifestato contro il progetto di apprendistato di alta formazione che ha visto il coinvolgimento di circa 150 studenti, prevenienti da tutta Italia tra cui 20 dall’Istituto Tecnico Industriale “Giorgi” di Brindisi.  Successivamente il lungo corteo è arrivato in centro: è passato prima dalla sede dell’Inps, sita in piazza Vittoria, dove gli studenti si sono fermati per affrontare la questione relativa al “Jobs Act” (il piano di riforme sul lavoro, walfare, ammortizzatori sociali, pensioni, turnover, contratti e posti di lavoro, ndr), giungendo, infine, in piazza Matteotti.

Davanti al Comune di Brindisi, mentre Giulio Gazzaneo e una delegazione di studenti veniva ricevuta dell’assessore al ramo Margarito, tutti gli altri si sono riuniti in un sit-in per dibattere sulla questione ambientale locale, puntando in particolare l’attenzione sull’emergenza Edipower, con il supporto di alcuni membri del comitato di cui anche l’Uds fa parte.

Mobilitazione studentesca Uds

“Devo dire che per essere la prima moblitazione studentesca dell’anno – afferma Gazzaneo – sono soddisfatto del successo raggiunto. Sono stati davvero in tantissimi a partecipare. Siamo scesi in piazza perché vogliamo che vengano abbattuti i costi dei libri di testo, dei trasporti di qualità e perché desideriamo che l’edilizia scolastica sia un reale impegno politico e non uno spot televisivo per accrescere i consensi. Vogliamo una città a misura di giovani in cui sia garantito l'accesso alla cultura e si stabiliscano degli spazi di aggregazione giovanile. Vogliamo mettere a servizio le nostre conoscenze per rifondare il modello di sviluppo del nostro territorio, rendendolo futuribile e sostenibile. Noi non molliamo: oggi siamo entrati in scena e e ci resteremo con tutta la rabbia e l’amore possibile”.

Gli studenti hanno proposto all'amministrazione comunale di Brindisi un progetto di comodato d'uso comunale sui libri di testo, quest’ultima si è impegnata ad accogliere le istanze studentesche e aprire una interlocuzione sul tema.  (Foto e video Gianni Di Campi)

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