L'Uds verso la mobilitazione del 10 ottobre. Sabato assemblea pubblica
"La scuola non si paga e non si vende". Questo è il motto con cui, oggi, venerdì 26 settembre, l'Unione degli Studenti con assemblee e striscionate in tutta Italia lancia ufficialmente una mobilitazione nazionale in programma per il 10 ottobre prossimo
BRINDISI - “La scuola non si paga e non si vende”. Questo è il motto con cui, oggi, venerdì 26 settembre, l’Unione degli Studenti con assemblee e striscionate in tutta Italia lancia ufficialmente una mobilitazione nazionale in programma per il 10 ottobre prossimo.
A Brindisi gli striscioni sono stati affissi in posti strategici, davanti alla Provincia, al capolinea dei bus, fuori all’ufficio scolastico provinciale e al Comune di Brindisi. Questo per denunciare la grave situazione che riguarda il diritto allo studio e quindi problemi come l’edilizia, i trasporti, il contributo scolastico e i libri di testo.
“Intendiamo – si legge nel comunicato - alzare il volume e coinvolgere gli studenti del paese nell'entrare in scena e smettere di essere dei semplici spettatori passivi nel palcoscenico delle politiche del Governo. Siamo pronti a riprendere parola per determinare le scelte che ci riguardano, lo faremo costruendo dei reali processi di partecipazione democratica.”
“Non ci possiamo – si prosegue nel comunicato - permettere una scuola selettiva e discriminatoria, vogliamo un paese in cui l'istruzione sia davvero gratuita e accessibile a tutti. Siamo decisi a rappresentare la vera alternativa, e a costruire il cambiamento insieme, rimettendo al centro i bisogni e le esigenze di ognuno di noi.” Gli studenti sono pronti a scendere in piazza con rabbia e speranza, per rivendicare i loro diritti. Intanto, in attesa del 10 ottobre, domani, sabato 27 settembre alle ore 17, è convocata la prima assemblea pubblica di questo nuovo anno scolastico nella sede di Brindisi dell’Unione degli Studenti.