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Cronaca

Un 88enne accoltella figlio disoccupato

TAVIANO – Ha rischiato di trasformarsi in tragedia la lite famigliare scoppiata nella mattinata di oggi a Taviano nel Leccese tra padre e figlio, Donato e Gianpiero Bruno di 88 e 37 anni: il genitore preso da un momento di rabbia ha impugnato un coltello e inferto due fendenti al figlio, uno alla spalla e uno all'addome. Poi si è pentito e ha chiamato un vicino che a sua volta ha chiamato i soccorsi.

TAVIANO – Ha rischiato di trasformarsi in tragedia la lite famigliare scoppiata nella mattinata di oggi a Taviano nel Leccese tra padre e figlio, Donato e Gianpiero Bruno di 88 e 37 anni: il genitore preso da un momento di rabbia ha impugnato un coltello e inferto due fendenti al figlio, uno alla spalla e uno all'addome. Poi si è pentito e ha chiamato un vicino che a sua volta ha chiamato i soccorsi.

Il ferito è ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. L'88enne è stato arrestato per tentato omicidio. Poi il pubblico ministero di turno, Antonio Negro, ha disposto gli arresti domiciliari. Da una prima ricostruzione dell'accaduto, pare che quella di oggi non sia la prima lite che scoppia nella famiglia Bruno. Il figlio Gianpiero, disoccupato, sembra abbia in più occasioni preteso denaro dal genitore, maltrattandolo dopo ogni rifiuto. Una situazione diventata insostenibile per tutta la famiglia.

Questa mattina l'anziano non ci ha visto più, ha afferrato un coltello e ha colpito il figlio che in quel momento era a letto. Poi è uscito di casa raccontando tutto a un amico che, resosi conto della gravità del gesto, ha chiamato il 118 e i carabinieri. All'arrivo dei soccorsi il 37enne era in una pozza di sangue, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Casarano e poi al Vito Fazzi di Lecce dove ora è ricoverato in gravi condizioni.

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