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Cronaca Cisternino

Un albero più forte dell'atomica

CISTERNINO (Brindisi) – Martedì 24 aprile si terrà la manifestazione “Il Kaki di Nagasaki” presso il Conservatorio botanico “I giardini di Pomona”, Cisternino (Brindisi), durante il quale si pianterà una pianticella di kaki di Nagasaki, simbolo di pace dal 1994, unica pianta sopravvissuta all’esplosione atomica del 9 agosto 1945. L’albero deriva dalla specie detta “Tongo”, una zona di Nagasaki, e dai frutti di questo albero di kaki, sopravvissuto al bombardamento, si sono ottenuti alcuni semi facendo nascere così “le pianticelle di kaki di seconda generazione”.

CISTERNINO (Brindisi) –  Martedì 24 aprile si terrà la manifestazione “Il Kaki di Nagasaki” presso il Conservatorio botanico “I giardini di Pomona”, Cisternino (Brindisi), durante il quale si pianterà una pianticella di kaki di Nagasaki, simbolo di pace dal 1994, unica pianta sopravvissuta all’esplosione atomica del 9 agosto 1945. L’albero deriva dalla specie detta “Tongo”, una zona di Nagasaki, e dai frutti di questo albero di kaki, sopravvissuto al bombardamento, si sono ottenuti alcuni semi facendo nascere così “le pianticelle di kaki di seconda generazione”.

Il kaki di Nagasaki verrà piantato al centro di un labirinto composto da 600 lavande per rappresentare la strada tortuosa che bisogna compiere per giungere alla pace. Le piante di kaki sono divenute il simbolo del superamento delle barriere dello spazio e del tempo, nonché della rinascita della vita e della speranza. Parteciperanno alla cerimonia gli alunni delle scuole elementari e i professori Ebinuma e Araki venuti appositamente dal Giappone per partecipare alla manifestazione.

Il professor Masayuki Ebinuma è il botanico che ha curato il kaki scampato all’esplosione nucleare, mentre Tatsuo Miyajima è l’ideatore del progetto “Revive time – Il progetto dell’albero del kaki” (www.kakitreeproject.com): il kaki che cerca genitori adottivi per poter svolgere nel mondo la sua missione di testimonianza e di custodia della memoria. E nei giardini di Pomona ne ha trovato uno, Paolo Belloni.

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