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Cronaca

Fondazione Giannelli, nuovo commissario: spunta Nozzi

Il nome dell'avvocato di Brindisi sulla scrivania di Emiliano, dopo la candidatura sfumata alla segreteria cittadina del partito. E' stato in corsa alle ultime elezioni per il Consiglio comunale: 387 voti. Masseria Pignicedda nei verbali di Screti al pm De Nozza

BRINDISI – Il futuro della Fondazione Giannelli sembra (ri)portare al Pd con la nomina del nuovo commissario straordinario, stando alle indiscrezioni che si rincorrono sull’asse Bari-Brindisi, dove il nome che si ripete è quello dell’avvocato Antonio Nozzi. 

antonio nozzi avv-2Il professionista di Brindisi, 37 anni (nella foto accanto), ha tentato la corsa in direzione di Palazzo di città, candidandosi come consigliere comunale in occasione delle ultime amministrative nella lista del Partito democratico a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Nando Marino, l’imprenditore-uomo del basket che tanto piaceva al governatore della Regione Puglia. Nozzi raccolse 387 voti.

Lo stesso Michele Emiliano a breve dovrebbe firmare il decreto di nomina per coprire la casella rimasta vuota dopo le dimissioni di Salvatore Brigante, ex Pd, arrivato alla Giannelli nel periodo dell’Amministrazione regionale firmata Nichi Vendola.Brigante, attuale assessore ai Lavori pubblici nella Giunta Carluccio, ha lasciato per candidarsi alle comunali nella lista dei Democratici per Brindisi, movimento nato per scissione dal Pd, dopo i contrasti interni divampati dopo la richiesta di Emiliano di sostituire due assessori della vecchia Giunta di Mimmo Consales, a cui invece il medico urogolo, in veste di capogruppo in Assise, ha sempre riconosciuto fiducia. Storia passata, ma ugualmente attuale per comprendere le dinamiche del Pd di Brindisi città con la frattura diventata evidente già in occasione delle dimissioni di Antonio Elefante da segretario cittadino.

Nozzi, recente tesserato del Pd, è comparso sulla scena proprio in occasione delle prime nomination pensando al nuovo segretario cittadino, trainato dalla corrente di Giovanni Carbonella, ex sindacalista e parlamentare della Margherita. Nel frattempo, per la segreteria cittadina, si sta facendo strada un nome nuovo. E questo è un altro capitolo, quello che dovrebbe portate a chiudere il commissariamento affidato a Sandra Antonica, sempre da Emiliano.

Ora, sarà anche vero che Carbonella, per sua stessa ammissione, si vede poco in giro, ma si dice che continui a contare qualcosa. Tanto è vero che si racconta che Nozzi come possibile commissario della Fondazione Giannelli abbia avuto l’avallo di Carbonella per approdare negli ambienti baresi, per mano di Fabiano Amati, attuale consigliere regionale del Pd (riconfermato), già assessore regionale ai Lavori Pubblici. Tutte indiscrezioni, si diceva. Non può essere diversamente, trattandosi di nomine politiche.

Sul fronte giudiziario, vale la pena ricordare che dei terreni lasciati in eredità da Serafino Giannelli in contrada Pignicedda, ha parlato ai magistrati l’imprenditore Luca Screti, arrestato lo scorso febbraio per corruzione assieme all’ex sindaco Mimmo Consales in relazione a una presunta tangente da 30mila euro che però  il primo ha ammesso di aver pagato per estinguere parte del debito che il primo cittadino aveva con Equitalia (315mila euro in totale). Ne ha parlato nel momento in cui il suo difensore, Vincenzo Farina, ha chiesto di chiarire le condizioni economico-finanzierie delle società di Screti, tra le quali c’è quella nata per la realizzazione di un albergo in contrada Pignicedda, oggetto di una pronuncia del Consiglio comunale nel 2010, sotto forma di variante urbanistica.

C’era un’esposizione, secondo Screti, “di diversi milioni di euro”: “Avevamo mutui con il Banco di Napoli, la transazione era di sei milioni, c’era anche l’esposizione con Unicredit, Banco di Napoli per 900mila euro più altri 900mila per i quali ho fatto richiesta di prestito per cassa. Anche le società controllate stavano in difficoltà, la Salento Salute e Masseria Pignicedda. Dieci milioni di debiti”. E’ tutto scritto nei verbali resi dopo che Screti ha ottenuto i domiciliari.

 

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