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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Un chilo di tritolo sull’uscio del bar

SAN MICHELE SALENTINO – Un chilo di tritolo posizionato sull’uscio del bar “Marconi”, in pieno centro a San Michele Salentino. Avvertimento inquietante, quello che la malavita ha indirizzato ai titolari di una tra le più frequentate caffetterie del paese. Un pacco bomba che i gestori dell’esercizio commerciale si sono visti recapitare nel cuore della notte. All’alba il ritrovamento, ad opera del personale di servizio, che, insospettito dall’involucro ma non ipotizzando che potesse trattarsi di esplosivo, ha consegnato il potenziale ordigno nelle mani dei militari della locale Stazione dei carabinieri, che aprendo la scatola, si sono invece resi conto del quantitativo e del tipo di sostanza esplodente contenuta all’interno della stessa.

SAN MICHELE SALENTINO – Un chilo di tritolo posizionato sull’uscio del bar “Marconi”, in pieno centro a San Michele Salentino. Avvertimento inquietante, quello che la malavita ha indirizzato ai titolari di una tra le più frequentate caffetterie del paese. Un pacco bomba che i gestori dell’esercizio commerciale si sono visti recapitare nel cuore della notte. All’alba il ritrovamento, ad opera del personale di servizio, che, insospettito dall’involucro ma non ipotizzando che potesse trattarsi di un ordigno, ha consegnato il potenziale esplosivo nelle mani dei militari della locale Stazione dei carabinieri, che aprendo la scatola, si sono invece resi conto del quantitativo e del tipo di sostanza esplodente contenuta all’interno della stessa.

I fatti risalgono a qualche giorno fa, ma sulla vicenda gli inquirenti hanno preferito mantenere il massimo riserbo. Indagini  sono tuttora in corso da parte dei militari della Compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni e dal personale dell’Arma di San Michele Salentino.

I carabinieri sono in attesa di conoscere i risultati dei test di laboratorio effettuati sul tritolo. Le perizie faranno chiarezza sul natura del pacco esplosivo (privo comunque di detonatore) e quindi sulle finalità dei  malviventi. L’ipotesi più probabile, evidentemente, è proprio quella battuta sin dal principio e con maggiore convinzione dagli inquirenti, ovvero che la banda abbia agito allo scopo intimidatorio.

Nel mirino della  criminalità i titolari di un bar avviato da tempo in paese ma la cui gestione di recente è passata nelle mani di nuovi soci. E proprio loro potrebbero essere i destinatari della grave azione intimidatoria, sebbene abbiamo dichiarato di non essere stati oggetto di minacce e di non aver ricevuto alcuna richiesta di denaro. I carabinieri stanno continuando a visionare le immagini riprese dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza della zona, a caccia di indizi ed elementi che possano consentire di risalire agli autori del messaggio di palese stampo intimidatorio. E non si escludono sviluppi anche a breve.

Un ordigno ad alto potenziale quello sequestrato dal personale dell’Arma. Da qualche tempo peraltro questo tipo di esplosivo è in disuso da parte della malavita organizzata. L’ultimo ritrovamento in provincia, del resto, risale al novembre del 2010. In quella circostanza vennero rinvenuti  dagli agenti della sezione Volanti della Questura di Brindisi due chili di tritolo nelle campagne di Brindisi, in contrada Mascava, zona Autigno.

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